REDAZIONE EMPOLI

Giudice di pace, un ufficio da oltre 5mila casi

Da quando è stato riaperto nel 2017 ha lavorato senza sosta. Multe, controversie e liti condominiali, tutta l’attività espressa in numeri

Giustizia è fatta. Si disse allora, quando il primo aprile 2017 riaprì a Empoli il Giudice di pace, dopo che a seguito della riorganizzazione delle circoscrizioni giudiziarie vennero soppressi 500 uffici, tra cui quello cittadino. Adesso la speranza degli amministratori locali è poter ripetere il giubilo di gioia anche per il ripristino del tribunale, per il quale è in corso una ‘battaglia’. In quella che era la sezione distaccata del Tribunale di Firenze, tuttavia, si è tornati a lavorare intensamente proprio con l’attività del Giudice di pace che, a parte lo stop di due mesi nel 2020 a causa della pandemia, non ha conosciuto soste.

A chiusura dell’ultimo anno giudiziario (30 giugno 2021) erano 5.532 i procedimenti civili sopravvenuti (depositati) e quasi cinquemila quelli definiti (esauriti) in quattro anni. Sono stati 602, invece, i dibattimenti penali di nuova iscrizione e 426 quelli definiti. La mole di lavoro è notevole per un ufficio unico (prima della soppressione c’era anche la sede di Castelfiorentino) che deve fare fronte alle richieste di un bacino di undici comuni. Allo scorso 30 giugno risultavano pendenti (il giudizio fra le parti è in corso) 624 procedimenti civili e 176 dibattimenti penali. Nei fascicoli e faldoni del Giudice di pace c’è un po’ di tutto. In materia civile si va dalle contestazioni di multe e contravvenzioni per violazione al codice della strada, alle controversie condominiali, alle liti per inosservanza della distanza relativa alla piantumazione di alberi e siepi. In ambito penale vengono dibattute cause di lesioni personali lievissime, di diffamazione e minaccia, ma anche cause di richieste di risarcimento per danneggiamento o morte di animali.

L’emergenza sanitaria Covid ha fatto registrare un fisiologico calo dell’attività, che però adesso è in ripresa. Rispetto al 2019, in cui erano pervenuti 1.446 procedimenti civili, di cui 1.427 definiti; nel 2020 si è scesi a 1.207 pervenuti e 1.014 definiti. Nell’ultimo anno i numeri sono tornati a crescere: 1.267 i depositati e 1.300 gli esauriti. Per i procedimenti penali iscritti negli ultimi tre anni si è passati dai 186 nel 2019 ai 139 nel 2020 e 137 nel 2021. Quelli definiti sono stati 81 nell’anno per Covid, 91 nel 2020 e 237 nel corso dell’ultimo anno giudiziario. Le udienze nella sede empolese si svolgono il martedì per le cause civili e il mercoledì per quelle penali, per una media settimanale che va dai 30 ai 40 procedimenti civili e dai 15 ai 20 per quelli penali.

Il Giudice di pace ha limiti di competenza e di valore: ci si può rivolgere per cause che non superino i 5.000 euro per i beni mobili e i 20.000 per il risarcimento di danni prodotti dalla circolazione di veicoli e natanti. C’è un limite anche per le cause di opposizione alle ordinanze e ingiunzioni: il valore non deve andare oltre i 15.493 euro. Il Giudice di pace è stato ripristinato con oneri a carico degli enti locali, cioè degli undici comuni dell’Empolese Valdelsa, che in forma associata provvedono alle spese del personale e del funzionamento dell’ufficio.

Irene Puccioni