FRANCESCA CAVINI
Cronaca

Futuro della Multiutility Filippo Sani è nel Cda "I prossimi due mesi saranno cruciali"

L’ex vertice di Publiservizi guida anche il comitato Controllo e rischi "Il processo di realizzazione del progetto va fatto per step. Necessario allargare alle aree a sud della Toscana come Arezzo e Siena".

Futuro della Multiutility Filippo Sani è nel Cda "I prossimi due mesi saranno cruciali"

di Francesca Cavini

Per quanto proceda in acque agitate, il processo di consolidamento della Multiutility va avanti e proprio negli ultimi giorni ha visto la nomina del nuovo consiglio di amministrazione. Fra conferme e nuovi ingressi, il nome che sicuramente trova maggiore eco nell’Empolese Valdelsa è quello di Filippo Sani, che oltre a figurare nel suddetto Cda, è stato anche nominato presidente del Comitato Controllo e rischi.

Dopo l’ esperienza in Publiservizi di cui è stato a.d. per anni, era previdibile ma non scontato un ingresso nel Cda della Multiutility. Che ne pensa?

"Sono contento della fiducia che mi hanno dato gli ex soci di Publiservizi, perché la mia nomina arriva dal patto parasociale firmato pochi giorni fa dai 19 comuni che costituivano la holding e che mi hanno confermato la fiduca già espressa negli anni".

E la presidenza di un comitato ’difficile’ come quello di Controllo e rischi come la affronterà?

"E’ una sfida per la quale l’esperienza acquisita negli anni alla guida di Publiservizi mi sarà utile".

Il percorso della Multiutility procede ma accidentato, specie per quanto riguarda la quotazione in borsa...

"Il processo di costituzione va visto per come è stato concepito, cioè per vari passaggi, alla fine dei quali si dovrebbe arrivare alla quotazione. Un atto che, comunque, non si improvvisa nè tantomeno si fa senza una programmazione precisa".

Quindi a che punto siamo?

"Siamo in una fase preliminare, perché la Multiutility Toscana per essere tale deve allargarsi ad altri territori. Penso a Siena e Arezzo, che detengono il 60 per cento di Estra (società che gestisce gas ed elettricità nella parte sud della Toscana ndr.)".

Comunità che nell’aprile 2022 sembravano poco propense a salire a bordo...

"Arezzo ha cambiato posizione e l’accordo di partecipazione dovrebbe essere chiuso a breve perché c’è un forte interessamento. E poi c’è l’apertura verso il mondo pisano, dove abbiamo la comproprietà di Acque Spa. Questa è la condizione fondamentale per parlare di una Multitutility Toscana poi si potrà iniziare a parlare di quotazione in borsa".

Quali tempi si prospettano?

"I prossimi due mesi sono cruciali per l’esito di tutta l’operazione. A oggi delle delibere passate nei consigli comunali nell’autunno 2022 abbiamo realizzato il processo di fusione per inglobazione in Alia, dobbiamo andare avanti con il resto".

Ci sono stati ’intoppi’ in questo percorso, come i contenziosi con Acque Spa e Publiacqua.

"Sul caso di Acque Spa la parola fine l’ha scritta il giudice e ci ha dato ragione. Per quanto riguarda Publiacqua, è stato fatto appello e si aspetta cosa deciderà il giudice. Questi due mesi, ripeto, sono cruciali, perché i provvedimenti nei tribunali dovrebbero andare a conclusione visto che sono procedimenti d’urgenza. Sempre in queste settimane si rinnovano i Cda. Oltre alla Multiutility, Estra si rinnova a breve e quello di Acque Spa il 19 luglio e sempre a luglio si rinnova anche quello di Publiacqua. E poi è aperta l’interlocuzione con gli altri territori che è fondamentale entrino nell’accordo e diventino soci a tutti gli effetti".

Fra le accuse alla Multiutility, c’è di aver moltiplicato nomine e vertici, causando un aumento di spese.

"In realtà i Cda si vanno a ridurre, perché con la fusione ce ne sono meno. Per il secondo aspetto, bisogna ricordare che i soci nominano solo il Cda della Multiutility, dove sono nominabili anche persone esterne, mentre nelle società partecipate, quelle operative, la regola salvo eccezioni è che nei Cda ci stanno i dipendenti della società, quindi senza costi perché i dipendenti sono già retribuiti in quanto tali".