Disperato appello di una mamma: "Nel trolley che mi hanno rubato c'era la mia vita"

"Dentro c’era il diario dalla nascita di mia figlia. Rendetemi almeno quello"

Carabinieri

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Montelupo Fiorentino. 15 dicembre 2019 - «Prego chiunque trovi qualcosa, qualsiasi cosa, di contattarmi: c’è una vita dentro quella valigia, la mia vita». Chi parla è Daniela N., vittima dei ladri nel pomeriggio di venerdì. Tra le 17 e le 18, stando al suo racconto affidato a un accorato post su un gruppo Facebook montelupino, qualcuno, approfittando della sua momentanea assenza, ha aperto la sua automobile e le ha rubato un trolley grigio. Il tutto è avvenuto nel parcheggio del palazzetto dello sport della città della ceramica. Una zona tutt’altro che isolata, anzi vissutissima nei pomeriggio dei giorni lavorativi visto che nella struttura e nel vicino campo sportivo vengono svolte attività frequentatissime da bambini e ragazzi. Un quadro vivace che, a quanto pare, non è bastato a dissuadere i malviventi dall’agire, lasciando nella disperazione la proprietaria di ciò che ormai manca all’appello.

«Ci sono ricordi, effetti personali, occhiali, portapenne, tessere del supermercato, un libro appena iniziato, il diario della mia bambina... Cosa ve ne fate voi ladri? – scrive rivolgendosi a chi ha compiuto il furto –. Mi hanno rubato un trolley di colore grigio dentro il quale, oltre che il pc aziendale, c’era tutta la mia vita compreso il diario con tutte le cose che riguardano la mia bambina. Diario che le ho scritto per ricordarle la sua infanzia». Pagine di storie, di emozioni, un dialogo intimo che per i banditi non ha certo alcun valore ma che per la mamma montelupina è tanto prezioso da valere più di qualsiasi cosa al mondo. «Vi prego accoratamente di restituirmi almeno gli effetti personali, i documenti, tutto ciò che tanto per voi non ha valore ma per me ha un grande significato – si legge ancora sulla pagina Facebook Sos Montelupo Fiorentino –. Potete tenervi tutto, ma almeno le mie cose personali, ridatemele». L’auspicio è che i malviventi, che hanno violato l’auto e il suo contenuto lasciati da soli per una mezz’ora, siano raggiunti dalla richiesta della loro vittima. Un lieto fine sarebbe la storia più bella da raccontare, tant’è che in tanti si sono mobilitati per dare una mano a Daniela N., lo hanno fatto a suon di condivisioni e segnalazioni.