Fondi per abbattere le barriere Strutture esempio di inclusività

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Un capitolo a parte, nel ’Rapporto Musei 2022’ stilato dalla Regione Toscana lo merita l’impegno di due Comuni dell’Empolese Valdelsa verso i pubblici speciali. Si parla di una sensibilità crescente che si rivela significativa di una visione del museo come luogo non solo di tutela e valorizzazione del patrimonio, ma anche di coesione sociale e di aggregazione. Tra gli esempi d’eccellenza citati infatti si trovano i musei di Empoli con l’iniziativa ’Noi Mu6ei’ legata all’autismo e alla neuridiversità.

L’accessibilità fisica, sensoriale e culturale è requisito imprescindibile per rendere pienamente fruibili i luoghi della cultura a tutti i visitatori. Ecco perché i Musei empolesi hanno lavorato - e stanno continuando a farlo - per diventare sempre più accessibili. ’Io sono. Tu sei. Noi Mu6ei’ ha proposto nei mesi scorsi un calendario di incontri che ha coinvolto educatori museali, educatori specializzati in autismo e i genitori dell’associazione ’Abbracciami’, interlocutori fondamentali per la realizzazione del progetto. Fondamentali a completare il quadro saranno i 380mila euro di finanziamenti (intercettati grazie a un bando del ministero della Cultura) per l’abbattimento delle barriere architettoniche alla biblioteca Fucini, al museo del Vetro e al museo della Collegiata, sia dal punto di vista strutturale sia per quanto riguarda la fruizione e la trasmissione dei contenuti. Tra gli esempi virtuosi spicca poi quello del Museo Bego di Castelfiorentino che ha prodotto video destinati a incrementare il vocabolario visuale di segni Lis con termini storico artistici afferenti alla tecnica dell’affresco, sviluppando l’accessibilità al patrimonio storico artistico per le persone sorde, ma anche realizzando percorsi di accoglienza e di visita per non vedenti, per persone con fragilità psichica (giovani e adulti) e per gli anziani fragili.

Y.C.