Fiori e dolore per Giulia Sit-in contro la violenza "Dalla cultura alle leggi C’è ancora tanto da fare"

Al flash mob anche il senatore Pd Parrini: "Serve più prevenzione". In piazza del Popolo la foto della ragazza assassinata dal fidanzato.

Fiori e dolore per Giulia  Sit-in contro la violenza  "Dalla cultura alle leggi  C’è ancora tanto da fare"

Fiori e dolore per Giulia Sit-in contro la violenza "Dalla cultura alle leggi C’è ancora tanto da fare"

Un mazzo di fiori colorati adagiati sulla panchina rossa di piazza del Popolo. "La violenza non è mai amore": sopra la targa ieri mattina è stata incorniciata la foto di Giulia Tramontano. "Poteva essere figlia nostra. Giulia è la figlia di tutti". Empoli non è rimasta indifferente: associazioni e sindacati si sono mobilitati per omaggiare la 29enne brutalmente assassinata a Senago, nel milanese, lo scorso 27 maggio dal suo fidanzato, ora in carcere. Giulia era al settimo mese di gravidanza, ma al piccolo Thiago è stata negata la vita.

"Scusa Giulia, lo sapevamo tutte": questa la didascalia che accompagna la foto. Un messaggio di dolore che lacera l’anima. "Giulia - si legge nella foto - è stata uccisa da chi doveva amarla". Un pugno alla stomaco a chiunque passi dalla piazza. Bandiere, striscioni e lacrime. "Non c’è più umanità", dice qualcuno scuotendo la testa. A organizzare il sit in la Spi Cgil Empolese insieme all’Auser Verde Argento. "Siamo padri di famiglia e in quanto tali, preoccupati per le nostre figlie - si sfoga il presidente Auser Verde Argento Donato Petrizzo - Si parla tanto di emergenza criminalità, ma i numeri dicono altro. Dicono che nel 2022 ci sono state 1489 vittime della strada, 1090 morti sul lavoro e una donna uccisa ogni tre giorni. Sono 125 le donne assassinate in Italia, a fronte di un totale di 319 omicidi. Non lo si può accettare come fenomeno sociale, non si può stare in silenzio. Siamo qui per riaffermare i valori di rispetto e di vita".

"Siamo da sempre impegnati sul tema dei diritti sociali e individuali - aggiunge il presidente Spi Silvano Pini - La panchina rossa è un simbolo importante. L’8 marzo e il 25 novembre non bastano. Il presidio di oggi è per ricordare Giulia e mantenere alta l’attenzione". Anche il senatore Pd Dario Parrini era alla manifestazione: "C’è da fare tanto sul piano culturale e su quello legislativo - dice - Ogni iniziativa che aumenta la sensibilità sociale e che scuote le coscienze è benvenuta. Nella lotta al femminicidio si può fare di più, serve più prevenzione, ma resta fondamentale la collaborazione tra istituzioni, associazionismo, i centri antiviolenza, il volontariato sanitario, le forze dell’ordine".

Y.C.