
EMPOLI
Una bella fetta della popolazione scolastica, tra docenti e non docenti e personale Ata, ha più di 55 anni, ma ancora per la vaccinazione dovrà aspettare. Il farmaco di AstraZeneca va somministrato alle persone con un’età compresa tra i 18 e i 55 anni. Da ieri, chi si era prenotato attraverso il portale regionale, ha iniziato a ricevere le dosi. "E a noi quando?", chiede Gaetano Flaviano, di anni 61, che dirige l’istituto superiore Fermi-Da Vinci. "E’ sconcertante che le direttive regionali non prendano in considerazione chi, a scuola, ha più di 55 anni. Io sono uno dei tanti che non può né prenotarsi per la prima dose di AstraZeneca, né accedere agli altri vaccini. Non è ammissibile che una grossa fetta di chi lavora nelle scuola venga come lasciata in sospeso. Siamo esposti al rischio contagio ogni giorno. Faccio presente – sottolinea – che lo scorso 10 agosto c’ero io a scuola a organizzare tutto per farla ripartire. Sempre il sottoscritto ha diviso la segreteria su due plessi, in modo che una cabina di regia rimanesse operativa in caso di positività di un amministrativo". Flaviano, che nella sua scuola ha adottato tutte le misure di sicurezza e prevenzione, mette in evidenza un paradosso. "Sono anche uno psicologo e potrei accedere al piano vaccinale prenotandomi sotto questa categoria, ma poiché adesso non esercito, ma faccio il dirigente scolastico, non ho intenzione di usare alcun escamotage. Vorrei però mi fosse data la possibilità di vaccinarmi come è stata data al personale scolastico sotto i 55 anni. Se quello di AstraZeneca non è indicato, si provveda con gli altri vaccini. Mi pare che si proceda tra tentativi ed errori".
I.P.