Il più antico ritratto di Dante Alighieri è probabilmente quello presente nella cappella del Podestà, che si trova nel palazzo del Bargello a Firenze. Ma il primato potrebbe essere conteso da quello di Castelfiorentino. Sì perché nella chiesa di San Francesco del borgo valdelsano è presente una raffigurazione del Sommo Poeta datata 1370.
Il ritrovamento del ritratto di Dante risale a 17 anni fa, ma si è tornati a parlare di questa ‘chicca’ proprio in questi giorni, in occasione del DanteDì, la giornata nazionale dedicata al Poeta in vista delle celebrazioni per il settecentesimo anniversario della sua morte, avvenuta il 14 settembre 1321. A scoprire l’inconfondibile profilo dell’autore della Divina Commedia è stato il restauratore Fabrizio Iacopini nel 2004, in occasione della ripulitura degli affreschi e degli stucchi ‘strappati’ negli anni Settanta dalle pareti della chiesa e conservati nei depositi della Soprintendenza.
Quando la chiesa fu restaurata le opere poterono tornare ‘a casa’ ed essere ricollocate al loro posto. "Con l’allora proposto di Castelfiorentino, don Marco Viola, andammo a riprendere quegli affreschi – racconta lo stesso Iacopini – Durante la ripulitura venne fuori il volto di Dante. Per avere conferma che quella fosse davvero l’effigie del Sommo Poeta, chiamai per una valutazione più approfondita l’ispettrice della Soprintendenza, la dottoressa Ilaria Ciseri, che confermò essere uno dei ritratti più antichi del Poeta. Questo particolare è stato anche trascritto nel libro che parla del restauro della chiesa di San Francesco uscito nel 2005, ma a molti castellani è rimasto sconosciuto. Mi fa molto piacere che, a distanza di anni, venga valorizzato e magari indagato di più".
Il volto di Dante appare nell’affresco di Giovanni del Biondo, in una scena che ritrae l’accertamento delle stimmate di San Francesco collocata insieme ad altri pannelli nel coro della chiesa, dietro l’altare. "Dante è in mezzo agli altri frati intorno al corpo morto del santo. Perché è lì? Qual è il suo ruolo? Sono tutte domande alle quali ancora non abbiamo dato risposte - spiega ancora Iacopini – Ci sono fonti che attesterebbero il passaggio di Dante da Castelfiorentino. Andrebbero però fatti degli studi, delle ulteriori ricerche".
L’amministrazione comunale ha già manifestato la volontà di voler approfondire il ritrovamento. Il vicesindaco e assessore alla cultura, Claudia Centi, ha già promesso che si metterà al lavoro per valorizzare e divulgare la scoperta, in collaborazione con don Alessandro Lombardi. "Essendo un ritratto così ben delineato e così antico è sicuramente molto importante per la storia e per la storia dell’iconografia italiana. Me ne occuperò, promesso", ha commentato Centi.
Irene Puccioni