Empoli, 18 agosto 2016 - Giovani rom intente ad adescare pensionati ultraottantenni con la proposta di rapporti sessuali orali, a prezzi stracciati. Al parco, su panchine alcove da ‘una botta e via’, per un euro o poco più. Sembra essere l’ultima frontiera del sesso da strada in città. Anche se va detto, le intenzioni delle nomadi – tre delle quali 'beccate' e arrestate dalla polizia – vanno oltre il fare soldi regalando ‘piacere’: loro puntano dritte a raggirare e derubare il malcapitato di turno.
Altra roba rispetto a chi quotidianamente esercita la professione più antica del mondo. Una professione che anche nel circondario, a partire da Empoli suo ‘capoluogo’, sembra resistere all’usura del tempo. Basta concedersi una passeggiata by night, ma nemmeno troppo, per incappare in avvenenti signorine pronte a mettersi in mostra. Tanto in centro quanto in periferia. Ognuna lungo la sua fetta di marciapiede o quartiere, attenta a non sconfinare: del resto, ogni mercato ha le sue regole e la prostituzione non ne è certo esente.
Piazza Matteotti e dintorni sono territorio delle giovanissime orientali. Ragazze dalla pelle d’avorio e dai lunghi capelli scuri, attendono on the road i clienti, i più habitué del sesso a pagamento. Poi si spostano in abitazioni comode e ‘riservate’.
Ben diverso da quanto accade in viale Buozzi. Siamo in zona stazione, altra faccia della città. Dove la prostituzione la si percepisce a occhio nudo. Nonostante non si tratti di periferia, la situazione è più d’impatto: tante volte, trattativa e prestazione avvengono direttamente all’aria aperta, con prostituta e cliente protetti soltanto da siepi e buio che corrono nella zona più vicina alla ferrovia. E non è certo una novità: le lamentele dei cittadini, in merito al degrado dilagante nel parco della Rimembranza, sono all’ordine del giorno o poco ci manca. La gente non ne può più di vedere spazio verde e pure area giochi, in teoria regno dei più piccoli, in mano a spacciatori e ‘lucciole’. Tant’è che le forze dell’ordine, a partire dagli agenti del commissariato, hanno un occhio di riguardo per la zona. In accordo con gli amministratori cittadini.
Nigeriane e sudamericane le ‘protagoniste’, con un tariffario che si aggira su poche decine di euro. Assai a buon mercato rispetto alle ‘colleghe’ che lavorano su appuntamento e rigorosamente in casa. Ponzano e il ‘giro’, le zone preferite come base per pochi giorni, prima di fare di nuovo le valigie dirette altrove. Con il web e i suoi siti specializzati, vetrina prediletta per mettere in mostra se stesse e le prestazioni offerte.
Un modo diverso di portare avanti la propria ‘attività’. Lontano da occhi indiscreti e per una clientela più di nicchia. Verrebbe da dire, un modo più decoroso. O forse è troppo?