Caro bollette. Costi choc, il circolo di Pagnana si arrende

La struttura Arci chiude i battenti dopo l’ultima stangata da 1800 euro: "Ci prendiamo una pausa, poi valuteremo a dicembre"

Daria Degl'Innocenti, Lisa Lavoratorini, Chiara Melucci ed Enzo Bononato del circolo di Pa

Daria Degl'Innocenti, Lisa Lavoratorini, Chiara Melucci ed Enzo Bononato del circolo di Pa

Empoli, 10 settembre 2022 -  Sulla facciata del circolo Arci di Pagnana è stato affisso un cartello. Non la solita locandina che presenta un evento o una manifestazione. Si può leggere a chiare lettere la decisione presa durante l’ultima assemblea di circolo, che si è svolta mercoledì: da lunedì 12 i locali rimarranno chiusi. Il caro bollette sta mietendo le sue prime vittime. Con l’arrivo dell’ultimo bollettino, salito del doppio, arrivando fino a 1800 euro, è stato chiaro che sarebbe stato difficile riuscire a sopravvivere. "Abbiamo indetto l’assemblea dei soci del Circolo per cercare di trovare una soluzione – dice la vicepresidente Daria Degl’Innocenti – A maggioranza abbiamo votato per la chiusura temporanea. Ci siamo dati fino a dicembre, poi speriamo di poter riaprire al pubblico e riprendere con le iniziative". Una decisione non poco sofferta, per chi ha duramente lottato per tenere il Circolo aperto. La pandemia ha inferto un duro colpo all’Arci di Pagnana e ora il caro bollette ha dato la botta finale.

«Le entrate sono risicate perché il circolo vive di poche anime – spiega Lisa Lavoratorini, consigliera – Le attività estive, in particolar modo ’Pagnana in piazza’, costituiscono gran parte dei guadagni, ma non sono sufficienti per pianificare sul lungo periodo. ’La Casina’, data in concessione dal Comune, collocata nella piazza di Pagnana, è una sorta di circolo all’aperto, il cui valore sociale e ricreativo è stato riconosciuto dai pagnanesi". E’ stata vitale anche la decisione del Comune di decentrare alcuni degli eventi estivi proprio nella frazione, come il cinema all’aperto o il teatro, richiamando tanto pubblico.

«Ci siamo impegnati per portare iniziative che ricalcano la storia dell’Arci – continua la consigliera – Dalle presentazioni di libri, alla pizzeria sociale ’Melamangio’, al doposcuola. Il problema è che le forze sono sempre queste. Abbiamo provato a risollevarci, a portare nuove idee, ma la partecipazione è sempre limitata". La fine dell’estate ha spinto a fare bilanci, arrivando alla conclusione che non è più possibile progettare a lungo termine, visto che i pochi risparmi non sono sufficienti. Tra le proposte, prima di arrivare alla drammatica conclusione, c’era quella di restare aperti solo nel weekend, ma le spese sarebbero comunque state troppe. "Siamo in contatto con il Comune e con l’Arci per trovare delle soluzioni. La speranza è di riuscire a riaprire il prima possibile – spiega Degl’Innocenti – Nel frattempo organizzeremo pranzi e cene di autofinanziamento. Dopo la fatica fatta per mandare avanti il circolo in questi anni, c’è davvero un grande dispiacere".

Costanza Ciappi