
Tra i servizi svolti dalla Misericordia di Empoli c'è anche l'emergenza-urgenza
Empoli, 19 aprile 2020 - In un mese, giorno più giorno meno, il team della Misericordia di Empoli è cresciuto di quarantacinque volontari. Un dato significativo che racconta la generosità delle gente, la voglia di impegnarsi con azioni piccole o grandi soprattutto adesso che l'Empolese Valdelsa è alle prese, come il resto d'Italia, con l'emergenza coronavirus. Tra i servizi svolti dai nuovi volontari, ci sono la consegna casa per casa delle mascherine fornite dalla Regione o la consegna a domicilio della spesa e dei farmaci: tutti contributi fondamentali per aiutare le persone, a partire dagli anziani, che vivono sole o si trovano in difficoltà, ma anche chi è in quarantena.
«Sono stati impiegati – spiega Fabrizio Sestini, segretario generale dell'Arciconfraternita di via Cavour – in tutti quei servizi, preziosi, per i quali non è tuttavia prevista una specifica preparazione. Perché, vede, adesso più che mai cerchiamo di rispondere alle esigenze di tutti. Per questo, nuove forze sono una benedizione, un aiuto concreto nel nostro percorso quotidiano di assistenza ai cittadini». Un percorso che non esclude rischi oggettivi legati alla pandemia. «Anche chi fa volontariato, seppur utilizzando tutti i dispositivi e le cautele previste, sceglie di affrontare ogni criticità possibile, anche il rischio contagio - sottolinea Sestini - Fare volontariato è più che mai un atto di coraggio oltre che di generosità. Per questo, va a tutti gli operatori il nostro grazie più sincero: senza di loro, buona parte dei servizi, che anche ordinariamente mettiamo in atto, non sarebbe possibile».
Fra le 45 nuove leve, «parecchi sono giovani ma ci sono anche pensionati pronti a mettersi disposizione: martedì sera, abbiamo in programma una riunione a distanza per incontrarli tutti insieme e spiegare loro come funziona l’associazione: la speranza è che scelgano di restare anche una volta risolta l’emergenza coronavirus (info allo 0571.7255 o scrivendo a [email protected])".
Un’emergenza, quella legata al virus Covid19, che «ha portato a una maggior richiesta di servizi alla cittadinanza: a crescere, in particolare, è stato il numero di persone che chiede i pacchi alimentari. Stranieri e italiani, indistintamente. Agiamo nel massimo della discrezione, non deve esserci vergogna nel chiedere aiuto: è una situazione in cui potremmo trovarci tutti».
Samanta Panelli