Le elezioni degli organi del consiglio comunale non sono valide. Una “sentenza“ che è una doccia fredda per l’amministrazione di Fucecchio che adesso dovrà rimettere in discussione quanto fatto finora. All’epicentro del terremoto politico, il presidente dem del consiglio comunale Francesco Bonfantoni (eletto a scrutinio segreto con 11 preferenze) e la sua vice Greta Costagli (eletta sempre con 11 preferenze), dalle fila di Fratelli d’Italia: la loro elezioni, infatti, ieri pomeriggio è stata annullata dalla prefettura di Firenze per un tecnicismo con effetti a cascata non indifferenti. "Il Comune di Fucecchio ha ricevuto una nota che la prefettura di Firenze ha indirizzato al segretario comunale – hanno fatto sapere dal Comune stesso, tenendo a sottolineare l’assoluta ’buonafede’ – per specificare che nel conteggio dei voti per l’elezione degli organi del consiglio comunale anche il sindaco deve essere ricompreso nei membri componenti il consiglio. Il parere della prefettura, di fatto, annulla le elezioni degli organi consiliari avvenute durante la prima seduta del consiglio comunale dello scorso primo luglio. L’elezione del presidente del consiglio comunale e delle altre cariche erano avvenute nella convinzione del rigoroso rispetto delle norme stante il tenore interpretativo dato dal segretario comunale, figura garante sotto il profilo giuridico-amministrativo per le amministrazioni comunali".
Tutto è nato dal dubbio sollevato dall’opposizione con l’ex candidato sindaco Vittorio Picchianti che aveva quasi centrato il problema dicendosi non pienamente convinto dell’interpretazione data al regolamento "secondo cui la maggioranza qualificata dei 2/3 richiesta sia soddisfatta arrotondando per difetto un valore che porta al numero di 11 consiglieri e non di 12". Da qui la richiesta di chiarimenti alla prefettura che, dopo un primo parere negativo, ha poi ribaltato la situazione con la nota di ieri contro la quale però verrà avanzato ulteriore ricorso. Stando alla novità sarà necessario riconvocare il consiglio comunale e rieleggerne il presidente, il vicepresidente e due presidenti di altrettante commissioni. Mentre al momento non è chiaro se saranno da considerarsi validi gli atti approvati finora, tra cui – dettaglio affatto secondario – l’approvazione del bilancio.