"Cacciatori troppo vicini alle case", scattano le segnalazioni

Il Comune installa 100 cartelli di divieto dopo le lamentele dei cittadini

Cacciatori (Foto di repertorio)

Cacciatori (Foto di repertorio)

Empoli, 10 settembre 2019 - Spari a due passi dalle abitazioni e così il Comune provvede a installare 100 cartelli di ‘divieto di caccia’ nella zona di Villanuova, nell’area di via Sottopoggio per San Donato, verso le frazioni di Ponzano e Pozzale. In vista dell’apertura della stagione venatoria che andrà avanti dalle prossime settimane fino al gennaio del 2020, l’amministrazione ha scelto di venire finalmente incontro alle richieste dei tanti cittadini che abitano nelle campagne e che già lo scorso anno avevano indotto la giunta Barnini a diramare un’ordinanza per allargare la zona di divieto anche ad alcune aree in cui, secondo in piano faunistico venatorio della regione Toscana, i cacciatori potevano tranquillamente praticare la loro attività.

I motivi dell’ordinanza sono da ricercare nella necessità di una maggiore sicurezza e tutela dei cittadini, visto che si tratta di zone ad alta densità abitativa, dove spesso in passato c’erano state lamentele legate appunto alla presenza dei cacciatori vicino alle abitazioni. L’ordinanza che stabilisce il divieto risale al dicembre dello scorso anno e sarà valida per la stagione venatoria 2019/2020.

Nei prossimi giorni una ditta specializzata provvederà a sistemare, con una spesa complessiva che supera di poco i 7mila euro, i 100 cartelli bianchi quadrati che segnalano appunto il divieto di caccia. Si conclude così una lunga battaglia portata avanti dagli stessi residenti di Villanuova, esasperati ormai da anni dalla presenza dei cacciatori che molto spesso, in barba alle norme che vietano di avvicinarsi troppo alle abitazioni anche in zone in cui la caccia è consentita, erano soliti sparare anche in prossimità delle case.

L’area interessata, come accennato, è quella che si trova a ovest della frazione, nel tratto a cavallo di via Sottopoggio per San Donato. Un altro motivo dell’ordinanza è legato ai tanti appassionati che sono soliti percorrere i sentieri di campagna in bici o a corsa e che avrebbero potuto essere scambiati per qualche preda da un cacciatore un po’ distratto.