Commemorazione dell'Eccidio del Padule a Cerreto Guidi e Stabbia

Il Comune di Cerreto Guidi celebra il 79° anniversario dell'Eccidio del Padule di Fucecchio con corone d'alloro, interventi del sindaco, testimonianze e letture. Un modo per ricordare e riflettere sui valori della società.



Commemorazione dell'Eccidio del Padule a Cerreto Guidi e Stabbia

Commemorazione dell'Eccidio del Padule a Cerreto Guidi e Stabbia

Non perdere la memoria. La deposizione di una corona d’alloro alla lapide in piazza XXIII Agosto, a Stabbia, ha aperto le celebrazioni organizzate dal Comune cerretese per ricordare il 79°anniversario dell’Eccidio del Padule di Fucecchio. La giornata è proseguita, sempre a Stabbia, al Giardino della Meditazione, intitolato a Livio Lensi (partigiano ed ex sindaco, scomparso nel 2000), dove il sindaco Simona Rossetti, presenti numerose autorità civili e militari, ha deposto un’altra corona di alloro. Dopo il rito religioso, celebrato da don Gianluca Palermo, è intervenuta la stessa Rossetti: "Ha un senso ritrovarsi ogni anno per ricordare cosa accadde in questi luoghi - ha detto - è un’occasione per riflettere sull’oggi, sull’importanza del costruire giorno per giorno una società di valori. Non è un compito facile, ma è un impegno che ci deve riguardare tutti". All’intervento del sindaco hanno fatto seguito alcune toccanti testimonianze, tra cui quella di Mario Frosini dell’Anpi e sono stati letti dei brani a cura dell’Associazione culturale "La Maschera". La cerimonia si è conclusa con un gruppo di bambini che ha deposto una corona d’alloro per testimoniare quanto sia importante trasmettere il ricordo alle nuove generazioni. Le celebrazioni erano state precedute, il 25 agosto, da una riuscita serata durante la quale l’amministrazione cerretese aveva ricordato, mostrando un video, alla presenza di un pubblico numeroso, la figura del professor Giovanni Panichi, medico veterinario originario di Stabbia che nei tragici giorni dell’Eccidio si prodigò per assistere persone bisognose di cure. Il 23 agosto 1944 reparti dell’esercito nazista massacrarono indiscriminatamente, con artiglieria pesante, 174 civili, compresi bambini neonati e anziani, nel Padule di Fucecchio, colpendo nei comuni di Monsummano Terme, Larciano, Ponte Buggianese, Cerreto Guidi e Fucecchio.

A.C.