Bruno Berti
Cronaca

Cassa integrazione per altri 54. Alla Twin Disc l’ultima emergenza

Allarme Fiom: "Ammortizzatori sociali a rischio"

Cassa integrazione per altri 54. Alla Twin Disc l’ultima emergenza (Foto Germogli)

Empoli, 9 agosto 2015 - Cassa integrazione straordinaria alla Twin Disc (nota anche come Bcs) di Capraia e Limite per i 54 lavoratori dell’impresa. L’azienda, una multinazionale, opera nel settore delle forniture per la nautica. La Bcs è operativa da molti anni a Limite che ha, o forse è meglio dire aveva visti gli sviluppi nel tempo, tradizionalmente una presenza rilevante proprio nella nautica, anche con alcuni cantieri poi chiusi o trasferiti. La Fiom-Cgil di Firenze aggiunge i problemi delle aziende metalmeccaniche al quadro tratteggiato dalla Cgil dell’Empolese per rendere ancora più incisiva l’azione sul territorio di tutta la confederazione.

"In particolare, vogliamo ricordare le maggiori vertenze che impegnano i lavoratori metalmeccanici ogni giorno: dalla Shelbox di Castelfiorentino (ormai chiusa, il problema è quello della sorte dei lavoratori), fino alle situazioni che abbiamo gestito attraverso i contratti di solidarietà come alla Templier (meccanica di precisione di Castelfiorentino), alla Metalcoop (scaffalature metalliche, Certaldo) e alla Fonderia San Martino (Barberino Val d’Elsa), mentre a settembre ci sarà la verifica sulle aziende che, dopo il fallimento sono state rilevate per ripartire, come la MM Solutions di Fucecchio (ex Mamecc) e la Home Care Solutions di Empoli (ex Rhea Ito).

L’unica nota positiva è stata la ripartenza del settore dell’automobile, con la Scotti Ugo di Castelfiorentino e Barberino Val d’Elsa e la Scotti Veicoli Industriali di Empoli che hanno chiuso recentemente i contratti di solidarietà facendo tornare al lavoro tutti i dipendenti. Nella zona rimane invece critica la situazione per quanto riguarda le aziende industriali di produzione, che stanno esaurendo gli ammortizzatori sociali, e le aziende artigiane, particolarmente presenti in questa zona, che con la scomparsa della cassa in deroga dal 2016 rischiano di perdere ogni tipo di copertura. Rimaniamo quindi in attesa del decreto del governo sul riordino degli ammortizzatori sociali, previsto nei prossimi giorni, e, in assenza di una risposta adeguata da parte dell’esecutivo nazionale su questi temi, riterremmo doverosa una mobilitazione di tutte le categorie e della Cgil a livello confederale".