
Un momento della manifestazione che si è svolta in piazza XX Settembre a Fucecchio
Fucecchio (Firenze), 11 ottobre 2020 - Una scultura in marmo per ricordare i caduti e per tenere alta l'attenzione sul tema della sicurezza. In piazza XX Settembre a Fucecchio è stato inaugurato il monumento dedicato alle vittime degli infortuni sul lavoro in occasione della 70esima Giornata nazionale che si celebra oggi, 11 ottobre, in tutta Italia grazie all’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, realtà che dal 1951 celebra questa importante ricorrenzza e che da oltre 75 anni tutela le vittime del lavoro, le persone che hanno contratto una malattia professionale e i loro familiari attraverso 106 sezioni provinciali e 500 tra sedi regionali, sottosezioni, delegazioni comunali e fiduciariati.L'iniziativa fucecchiese si inserisce nella ventennale collaborazione che il Comune e l’Anmil hanno stretto per diffondere, soprattutto tra i giovani, l’importantissimo tema. Non a caso la scultura inaugurata nei giardini “La Sirenetta” nasce da un concorso che ha visto tanti studenti fucecchiesi impegnati nella realizzazione del bozzetto. Tante le personalità accorse per l'occasione, dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al senatore Dario Parrini, al consigliere regionale Enrico Sostegni, al presidente nazionale dell’Anmil Zoello Forni, al presidente regionale Vincenzo Municchi, e al direttore provinciale dell'Inail di Firenze Michele Brignola, per poi proseguire con tanti rappresentanti delle amministrazioni dell'Unione dei Comuni.A fare gli onori di casa il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli, e il presidente territoriale dell’Anmil di Firenze, il fucecchiese Evaretto Niccolai.“Questa inaugurazione – ha sottolineato Spinelli – rappresenta un’occasione per ricordare le persone che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro ma anche di rafforzare quel legame con i giovani e il mondo della scuola per far si che in futuro il tema della sicurezza possa avere sempre maggior attenzione proprio come accade a Fucecchio dove da 20 anni lavoriamo con i giovani per sensibilizzarli a questa tematica. Quest'anno credo che il nostro primo pensiero, parlando di lavoratori, vada a tutto il personale medico e infermieristico e più in generale a tutti coloro che lavorano nel mondo della sanità. La pandemia che ci ha colpiti ha messo a dura prova tutti ma loro in maniera particolare. Molti di loro hanno pagato con la vita per tener fede al loro senso del dovere fornendo cure indispensabile a migliaia di persone senza preoccuparsi di mettere a repentaglio la propria salute anche fino a conseguenze estreme".