
Marco De Paolis, Procuratore Generale Militare presso la Corte Militare d’Appello di Roma,. domani sarà a Empoli per presentare il suo libro “Caccia ai nazisti”
Intenso pomeriggio culturale quello di domani a Empoli, dove la biblioteca Fucini è pronta a ospitare Marco De Paolis. Alle 17, infatti, il Procuratore Generale Militare presso la Corte Militare d’Appello di Roma presenterà il suo ultimo libro "Caccia ai nazisti". Da Marzabotto a Sant’Anna di Stazzema, da Cefalonia a Civitella in Val di Chiana, in 16 anni, dal 2002 al 2018, De Paolis si è occupato di oltre 500 procedimenti giudiziari per crimini di guerra efferati avvenuti in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, e li ha raccolti in questo volume. Dopo i saluti istituzionali del sindaco Alessio Mantellassi, seguiranno gli interventi dell’autore, dello storico dell’Università di Pisa, Paolo Pezzino, e del giornalista Renzo Parodi. L’evento, a ingresso gratuito, si inserisce all’interno della rassegna culturale della Casa della Memoria, che da mesi porta avanti la conoscenza e l’approfondimento delle vicende del Novecento.
Nelle quasi 400 pagine del libro, il Procuratore di La Spezia racconta indagini, interrogatori, sopralluoghi, esami dei testimoni e processi che hanno portato a oltre 500 procedimenti giudiziari contro i criminali di guerra nazisti e fascisti per gli eccidi di civili e militari. A muovere De Paolis è stata la consapevolezza che "il dolore non va in prescrizione" e che la sete di verità dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime era stata ignorata per troppo tempo. Una storia avvincente, una caccia ai colpevoli tra Italia, Germania e Austria per interrogare gli ex SS ancora in vita e stabilirne le responsabilità, portarli alla sbarra, farli condannare. E insieme un racconto intimo e privato di cosa ha significato immergersi in "un dolore così immenso", come lo definirà uno dei sopravvissuti, il dolore di chi ha dovuto subire l’ulteriore ingiustizia "del mancato assolvimento da parte dello Stato del primario e doveroso compito di ricercare, processare e punire i responsabili di quella brutale violenza". Per informazione telefonare allo 0571 757840 o scrivere una mail a [email protected].