
Un plotoncino di bambini dell’asilo «Maria Montessori» di Martignana ieri mattina ha ricevuto la visita di tre splendidi cani accompagnati dalla veterinaria Laura Cagnoli. L’esperta ha introdotto i piccoli alla pet therapy, ovvero un metodo di crescita caratteriale che attraverso il contatto con gli animali porta ad affrontare e a elaborare ostacoli psicologici ed emozioniInizialmente molti bambini erano impauriti, ma pian piano hanno vinto ogni timore e titubanza – ha commentato soddisfatta la veterinaria Laura Cagnoli, da 15 anni impegnata nelle cosiddette ‘attività assistite’ con animali – Proprio questo porta a sviluppare maggiore autostima e fiducia in se stessi e anche nel mondo esterno»
Empoli, 7 maggio 2016 - ZAMPA NELLA MANO e la paura svanisce. La pet therapy arriva nelle scuole empolesi e fa tappa tra i bambini della scuola materna «Maria Montessori» di Martignana. Qui, prima del quotidiano sonnellino, ieri sono arrivati tre amici a quattro zampe, addestrati per le «attività assistite» e introdotti dalla veterinaria Laura Cagnoli.
Nella prima lezione insieme a Emilia, Oreo e mamma Brioche, i bambini piccoli e piccolissimi hanno imparato ad accarezzare correttamente un animale, partendo dal collo lungo il dorso ed emulando la lingua della mamma sul cucciolo. «Questo dà serenità e un cane sereno ha il dono di riuscire a trasmettere la serenità agli umani. È uno degli effetti della pet therapy, che è una co-terapia affiancata sempre ad una cura tradizionale», ha detto Laura Cagnoli, che da 15 anni svolge attività assistita con gli animali.
Affrontare e superare la paura iniziale del cane, piccolo o grande, calmo o irruento che sia, è un altro importante effetto della pet therapy. E proprio questo beneficio è stata la conquista dei piccoli di Martignana. Tra curiosità, qualche paura e diffidenza, i bambini si sono gradualmente avvicinati ai tre insoliti ma dolcissimi ospiti. Prima osservandoli da lontano, poi guidandoli alla scoperta dei giochi e infine dispensando carezze e lente spazzolate, alle quali i tre mansueti amici a quattro zampe hanno risposto dimenando vigorosamente la coda.
«INIZIALMENTE molti bambini erano impauriti, ma pian piano hanno vinto ogni timore e titubanza – ha commentato soddisfatta la veterinaria – Proprio questo porta a sviluppare maggiore autostima e fiducia in se stessi e anche nel mondo esterno».
Il nome «pet therapy» fu coniato nel 1960 dallo psichiatra infantile Boris Levinson, secondo cui prendersi cura di un animale può calmare l’ansia e aiutare a superare stress e depressione. Oltre alla scuola, la pet therapy è utilizzata nelle case di riposo, negli ospedali e nelle comunità di recupero.
«Nella mia esperienza, ho avuto modo di lavorare tantissimo con i bambini autistici – ha aggiunto Cagnoli – In questo caso, si fa leva sulla spontanea capacità relazionale di questi bambini nell’approccio con gli animali. Oppure, spesso lavoriamo con bambini che presentano un disturbo da deficit di attenzione: in questo caso, relazionarsi con un cane all’interno di un percorso strutturato porta ad avere benefici anche nel campo dell’apprendimento scolastico». Oltre ad agire sul piano emotivo, la pet therapy aiuta i bambini con problemi motori, accompagnati dal cane in un graduale percorso didattico.