ANDREA CIAPPI
Cronaca

Allarme raccolto grano duro. Produzione: stime al ribasso: "Anche 20 per cento in meno"

L’analisi di Coldiretti: "Le piogge torrenziali dell’autunno 2023 ci hanno messo in difficoltà. Adesso si punta a recuperare con varietà primaverili”. Occhi puntati sui prezzi

Allarme raccolto grano duro. Produzione: stime al ribasso: "Anche 20 per cento in meno"

Allarme raccolto grano duro. Produzione: stime al ribasso: "Anche 20 per cento in meno"

Empolese Valdelsa, 25 maggio 2024 – Il momento della mietitura si avvicina e la situazione si presenta con luci e ombre. Per i prezzi, gli accordi locali per le filiere tengono bene (compreso il coinvolgimento di Unicoop) e per l’economia da agricoltura dell’Empolese Valdelsa questa è una buona notizia.

La produzione, tenendo conto che l’area Empolese e colline pisane è insieme ad aretino e Maremma il ‘granaio’ toscano, non lascia altrettanto fiduciosi. Da Coldiretti ci sono stime al ribasso per la produzione di grano duro che dovrebbe ridursi quest’anno del 20 per cento a livello regionale. Però con differenze che, appunto, riguardano anche la nostra zona: rese superiori nel sud della regione, e inferiori nel nord. Qui, le abbondanti precipitazioni tra novembre e dicembre - afferma Coldiretti - "hanno reso complicato rispettare i programmi di semina con gli agricoltori che ora puntano a recuperare il terreno perso con varietà primaverili come il girasole, la soia, il mais e il sorgo".

La stima è di Coldiretti Toscana e Consorzio Agrario del Tirreno – Consorzi Agrari d’Italia. Nel 2023 in Toscana si sono raccolti poco meno di 2 milioni di quintali di grano a fronte di 63mila ettari di superfici coltivate. La passata annata cerealicola vide l’aumento delle superfici coltivate (+6%) dopo un lungo periodo di progressive riduzioni, 10mila ettari in meno in un quinquennio.

A scombinare i piani ci si è messo ancora una volta il clima. Afferma Fabio Lombardi, direttore del Consorzio Agrario del Tirreno: "I cambiamenti climatici hanno avuto, negli ultimi anni, un ruolo determinate nei programmi degli agricoltori che hanno dovuto fare i conti anche con costi di produzione alle stelle". La ‘protesta del grano’ scoppiò nelll’Empolese nell’estate 2016, quando - a fronte di prezzi ormai non più remunerativi - si vide concreto il rischio che numerose aree coltivate venissero abbandonate. E nell’Empolese queste aree sono tante: le zone più rurali della piana del Medio e Basso Valdarno, la bassa Pesa, buona parte del bacino dell’Elsa, colli sui versanti sud del Montalbano. Discorso diverso per i grani antichi, in espansione in questa zona, che riguardano coltivazioni a Montespertoli, bassa Pesa ed anche al confine con Pisa.