REDAZIONE EMPOLI

Addio allo storico batterista del Quintetto Gaio

Sirio Baldinotti se n’è andato a 82 anni, lutto nel mondo artistico empolese. A Montecarlo suonò di fronte al principe Ranieri

Lutto nel mondo artistico empolese. All’età di 82 anni se n’è andato Sirio Baldinotti di San Miniato, storico batterista del mitico Quintetto Gaio. Il gruppo empolese ha accompagnato almeno tre generazioni. A partire dagli anni Cinquanta ha prodotto sette raccolte di canzoni e collezionato numerose esibizioni televisive e cinematografiche. Baldinotti si è spento dopo una lunga malattia. Con le sue bacchette ha rullato sui tamburi della band per circa 45 anni, trasferendo la sua passione al figlio Federico, anche lui batterista in una band. Il musicista, che poco più di un anno fa aveva perso la moglie Clara, lascia anche la figlia Alessia. "Per lui la batteria è sempre stata un hobby. Era un idraulico di professione", racconta il figlio.

Il funerale di Sirio Baldinotti verrà celebrato domani alle 14.30 nella chiesa di San Domenico a San Miniato. L’orchestra Quintetto Gaio avrebbe raggiunto il traguardo dei 70 anni nel 2018. Ma purtroppo uno dei fondatori, Umberto Carboncini, rimase vittima un incidente stradale il 2 novembre 2017, in via Lucchese a Empoli. Carboncini aveva 85 anni, era originario di Vinci ma risiedeva da tempo a Empoli. Nel 1994 se ne andò lo storico cantante Graziano Gini e oggi se ne va un altro pezzo di storia della musica. Del Quintetto Gaio facevano parte anche Ubaldo Serafini alla fisarmonica (tra i fondatori assieme a Carboncini), Oreste Ercolini, Renato Signorini, Sergio Venturini e Ada Mori. Cominciarono senza pretese a suonare nelle fattorie nel dopoguerra. Affrontarono anche l’alluvione di Firenze e con gran tenacia, nonostante avessero perso gli strumenti trasportati dalla piena, dopo pochi giorni erano già pronti a ripartire. Dal valzer al mambo, dal beguine allo swing, i grandi classici e le loro creazioni originali hanno accompagnato le serate di club allora frequentatissimi, come la Sala delle Rose a Empoli, il Salone Rinascita a Sesto Fiorentino, il dancing El Pueblo di Calenzano e il ‘Don Carlos’ di Chiesina Uzzanese.

A cavallo degli anni ‘70 ritornarono in voga le orchestre da ballo con la moda del liscio e anche il Quintetto Gaio cavalcò l’onda del successo. L’orchestra partecipò anche alla pellicola di Giorgio Panariello ‘Bagnomaria’. Sono loro infatti ad accompagnare Tony Corallo con la sua ‘Lauretta Mia’. Tra i tanti ricordi, anche uno prestigioso: l’aver potuto suonare di fronte al principe Ranieri a Montecarlo.

Irene Puccioni