A "Safari Njema" il Sant’Andrea d’oro

L’onorificenza cittadina all’associazione promotrice del progetto “Dove hai preso il tuo coltan?”

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EMPOLI

Spendersi in difesa delle minoranze, bambini, donne, uomini, senza diritti, sfruttati, anche se ciò accade lontano dalla nostra quotidianità. Questa la missione che ha scelto di perseguire l’associazione Safari Njema, una squadra di instancabili giovanissimi volontari empolesi. E la sindaca Brenda Barnini ha deciso di sottolineare questo loro impegno assegnando il Sant’Andrea d’Oro 2022, massima onorificenza cittadina, a questa realtà del territorio in quanto promotrice del progetto “Dove hai preso il tuo coltan?”. I volontari hanno acceso i riflettori sullo sfruttamento dei lavoratori di ogni età ridotti in schiavitù nelle miniere della Repubblica Democratica del Congo, nella zona del Kivu, dove è concentrata buona parte del Coltan congolese.

Safari Njema ha deciso di denunciare le condizioni di vita di questa popolazione, con una marcia per i diritti partita dalla nostra città e proseguita in Italia e in Europa fino a raggiungere Bruxelles: fra le mani dei volontari, una petizione e la volontà di mettere insieme quante più firme per chiedere al Parlamento europeo, dove hanno fatto tappa nelle scorse settimane, un cambiamento normativo da compiere in occasione della revisione del regolamento dei minerali estratti in zone di conflitto, come appunto il coltan e il cobalto, in programma a gennaio.

L’amministrazione comunale ha sostenuto il viaggio dei volontari con un contributo e che ha accolto in due occasioni rappresentanti dell’associazione in consiglio comunale. Questa la motivazione dell’assegnazione del riconoscimento: "Per la voglia di fare la differenza, spendendosi con tenacia e costanza nel dare voce a chi non ne ha, costretto a una vita di sfruttamento senza dignità né diritti. Per la capacità di andare oltre il silenzio, scavando nella storia e nell’attualità, affamati di competenze da condividere con le comunità e da proporre guardando negli occhi le istituzioni per pretendere legalità".