"40 minuti per due Km" Un’altra odissea in FiPiLi

Roberto Nardini racconta la giornata di inferno sulla superstrada "Mai vista una coda così, una situazione del genere è inaccettabile"

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di Tommaso Carmignani

Imprigionato in Fi-Pi-Li e costretto a stare in macchina 40 minuti per percorrere il tratto da Empoli Ovest a Empoli, che misurerà sì e no 2-3 chilometri. È l’ennesimo esempio dei disagi che la superstrada sta creando agli automobilisti, in questo caso ai pendolari, che ogni giorno sono costretti a prenderla per andare e tornare dal lavoro. In questo caso, ai problemi derivanti dall’ennesimo rallentamento, si sommano anche i malfunzionamenti dei totem informativi, quelli che dovrebbero annunciare le code agli automobilisti già prima di imboccare la rampa della strada a scorrimento veloce. Il protagonista della vicenda è Roberto Nardini, residente nella zona di Fibbiana.

"Mia moglie lavora a Terrafino e ogni giorno l’accompagno e la vado a prendere a lavoro intorno all’ora di pranzo. E così ho fatto anche stavolta, solo che per una serie sfortunata di eventi mi sono trovato in mezzo a una delle peggiori code che abbia mai affrontato. Pensate – dice lo stesso Nardini – che dalle 12,40 che abbiamo imboccato la Fi-Pi-Li siamo tornati a casa alle 13,20. E 40 minuti li abbiamo impiegati per fare il tratto che collega Empoli Est all’uscita Empoli centro". Tutta colpa di alcune verifiche tecniche nel punto del cantiere della frana di qualche tempo fa tra Ginestra e Lastra a Signa, verifiche che hanno imposto la chiusura obbligatoria del tratto. L’uscita obbligata a Ginestra Fiorentina ha quindi creato fortissimi disagi al traffico e alla circolazione, con pesanti ripercussioni anche in zona Empoli. Sui social, in special modo sul gruppo Facebook ‘I dannati della FiPiLi’, gli utenti confermavano le fortissime difficoltà per la viabilità. "Il primo evento sfortunato, se così si può dire, è che io mi trovavo al supermercato e quindi, contrariamente a tutti i giorni – dice Nardini – non ho preso la Fi-Pi-Li in direzione mare per andare a Terrafino, altrimenti avrei visto la coda nell’altra direzione. Un altro problema sono i totem informativi: i due di Empoli Est, che io incrocio quando parto da casa, sono quasi sempre spenti, ma stavolta lo era anche quello di Empoli Ovest. Io non ho visto la coda finchè non ho imboccato la rampa, ma a quel punto era davvero troppo tardi". Una situazione insostenibile ormai per molti. "Di solito – spiega Nardini – le code non rappresentano mai un problema per noi, perché la frana è a Ginestra e noi non arriviamo mai fin lì. Stavolta però era diverso, tant’è che all’uscita Empoli ci hanno obbligato a uscire. Io capisco quando succede un incidente o ci sono degli eventi imprevisti, ma mi chiedo se davvero non fosse possibile agire diversamente".