GIANNI CAPUANO
Cosa Fare

Anna, il violino ha una nuova stella, "Conta lo studio, non la bellezza"

Brava e affascinante, la musicista è in concerto all’Excelsior

La violinista Anna Tifu

Empoli, 3 febbraio 2017 - Non sottolineate il fatto che è bella. Non soffermatevi sui suoi penetranti occhi verdi, non fatevi rapire dalle sue curve o dai fluenti capelli color dell’oro. Cioè, diciamoci la verità, è davvero difficile ignorare cotanta beltà ma, a detta sua, è altro che conta nella vita: «Senza la caparbietà nello studio non si arriva da nessuna parte, nemmeno con un bel fisico».

Anna Tifu, la 31enne violinista cagliaritana in concerto stasera al cinema teatro Excelsior di Empoli, ne è convinta: il successo si raggiunge solo con impegno e sacrificio, almeno nel mondo della musica.

Anna, quando e come è cominciato il suo amore per la classica e in particolare per il violino?

«Molto presto. A soli sei anni. Mio padre Mircea Tifu è stato primo violino alla filarmonica di Bucarest, per poi suonare nell’orchestra del teatro lirico di Cagliari. Diciamo che è stato lui a trasmettermi una passione che poi è diventata il mio lavoro. A 6 anni già prendevo dimestichezza con lo strumento e a 8 ho vinto il mio primo concorso».

E il successo quando ha cominciato a bussare alla sua porta?

«E’ stata una scalata che ha preso il via proprio dopo il primo posto che ho ottenuto a 8 anni a Vittorio Veneto. Ero la concorrente più giovane e ho sbaragliato la concorrenza. A quell’appuntamento sono seguiti 10 anni di studio con Salvatore Accardo, uno dei violinisti più famosi al mondo. Da lì una crescita continua con esibizioni al fianco di artisti del calibro di Gustavo Dudamel e Andrea Bocelli con cui ho suonato anche al Madison Square Garden di New York di fronte a 25mila persone. Emozione unica».

Considera l’aspetto fisico l’asso nella manica della sua carriera?

«Assolutamente no. Diciamo che ci tengo molto a curare il mio corpo. Mi piace fare qualche foto glamour, ma se mi esibisco al violino un po’ in tutto il mondo lo devo solo alla mia tenacia e continua voglia di migliorarmi. Un bel sorriso fa piacere al pubblico che ti ascolta, ma le emozioni nel mio ambito le trasmetti solo se sai pizzicare il violino».

Quale consiglio dà alle adolescenti di oggi che spesso puntano tutto sulla propria bellezza?

«Sono convinta che una persona non debba trascurarsi, ma le vere soddisfazioni arrivano quando si insegue un obiettivo con spirito di sacrificio. Quando si riesce a raggiungere, se ci siamo sforzati, prodigati, la soddisfazione è maggiore. Giovani abbiate dei valori e portateli sempre avanti».

E da Empoli cosa si aspetta?

«Si tratta di una città in cui non sono mai stata. Se riuscirò a ritagliarmi del tempo vorrei visitarla. Spero poi che gli empolesi rispondano presente e che stasera siano tutti al cinema teatro Excelsior per assistere al concerto».