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Empoli

Calambur, exploit Vicario, ma che tensione. Prima edizione a tutta polemica

Calambur accende piazza Boccaccio. Giudice buttato a terra

I contradaioli del Vicario porta il cencio in trionfo dopo la vittoria della prima edizione di Calambur (foto Gianni Nucci)

Certaldo (Firenze), 21 settembre 2015 - È stato il palio della discordia quello che ha visto trionfare il Vicario tra prove di forza e abilità. La prima edizione di Calambur si è rivelata un successo di pubblico (oltre mille persone in piazza Boccaccio), ma non altrettanto in termini di sportività e sana competizione.

Dopo la sfilata che dal borgo alto ha raggiunto la centrale piazza Boccaccio, i sei rioni si sono preparati alla sfida. Concentrazione e adrenalina hanno contraddistinto i minuti prima dell’inizio, quando Alberone e I’Mulino hanno aperto i giochi affrontando la sfida de I Cavalieri della Sabbia. Obiettivo: trasportare il numero maggiore di sacchi di farina su una portantina sostenuta da sei giocatori passando sotto due ostacoli di legno chiamati ‘capre’. Dopo una sfida combattuta fino all’ultimo, I’ Mulino si è aggiudicato la vittoria con 237 chilogrammi contro i 227,50 di Canonica (dopo la penalità decisa dai giudici che ha tolto dieci chilogrammi).

I secondi rioni sorteggiati dalla dea bendata per la sfida sono stati Vicario e Canonica, con la vittoria del primo dopo aver raggiunto 308,70 kg contro i 294,60 dell’altro contendente. Infine, i rioni de I’ Cipressi e Le Fonti con la vittoria di quest’ultimo (298 kg) contro i 268,40 del primo a causa della penalità. Dopo la sabbia, è stata la volta del pane con lo spareggio fra i tre viaggiatori. Il gioco, che prevedeva il lancio delle pagnotte secche (raccolte più tardi per essere consegnate al canile municipale) è stato vinto inizialmente dal Vicario. Ma si è fermato per oltre trenta minuti a causa di un ricorso presentato dalle Fonti per una irregolarità dovuta a un cellulare, utilizzato dal capitano del Vicario per tenere il tempo e vietato dal regolamento. Il dispositivo della modernità ha infiammato la piazza medioevale, costringendo i giudici - tra cui il sindaco di Certaldo Giacomo Cucini - a far rigiocare i tre rioni tra le contestazioni del Vicario e il nervosismo serpeggiante nella folla.

Sotto gli occhi di un attento e tranquillo Giovanni Boccaccio (impersonato dal certaldese Raffaello Viani) il Vicario ha riconquistato nuovamente la vittoria, aggiudicandosi anche quella della prima fase. Il palio è continuato con il gioco dei carri e il trasporto delle cipolle certaldesi, ma solo per pochi minuti: il nervosismo ha di nuovo preso il sopravvento quando un giocatore de I cipressi ha spintonato un giudice, che stava chiedendo al gruppo di tornare indietro per rieseguire correttamente il gioco.

Dopo la squalifica della squadra, il gioco è stato vinto dai rioni dell’Alberone, il Vicario e le Fonti. Infine, il gioco del cuore delle dame, dove ogni rione aveva l’obiettivo di conquistare il maggior numero di cuori - appesi a un filo - per mano di una ragazza trasportata da un giovane bendato e guidato dagli orientamenti dei compagni. L’ultima sfida, tra polemiche e cadute, ha portato alla vittoria del Vicario, con la consegna del cencio, mentre Le Fonti ha conquistato il premio speciale per il miglior carro.