Firenze approva variazione al bilancio, oltre 21 milioni di investimenti

Le risorse serviranno soprattutto per la costruzione del nuovo plesso scolastico Meucci-Galilei

Dario Nardella, 46 anni, è sindaco di Firenze

Dario Nardella, 46 anni, è sindaco di Firenze

Firenze, 8 giugno 2022 – Oltre 21 milioni di investimenti. Sono le risorse della Città metropolitana di Firenze il cui Consiglio ha approvato una variazione al bilancio di previsione applicando l'avanzo di amministrazione per 33,4 milioni di euro, di cui 6,3 milioni di avanzo vincolato, appunto 21,2 milioni di avanzo destinato ad investimenti e 5,9 milioni di avanzo libero. Tra i 6,3 milioni è compreso il fondo per compensare la perdita di gettito dovuta al calo dell'imposta di trascrizione auto.

Per quanto riguarda i 21 milioni di avanzo destinato agli investimenti, le voci di spesa più rilevanti sono i 15 milioni per la costruzione del nuovo plesso scolastico Meucci-Galilei di Firenze, i 715mila euro per l'acquisto di tre immobili commerciali adiacenti al complesso di Sant'Orsola, i 644mila euro per la perizia di variante del liceo Agnoletti di Sesto Fiorentino e i 500mila euro per la progettazione della nuova scuola di Campi Bisenzio. Tra i 5,9 milioni di avanzo libero sono ricompresi 4,2 milioni per la progettazione definitiva ed esecutiva della rigenerazione territoriale della tenuta di Mondeggi.

"Negli ultimi anni e sopratutto nel 2021 abbiamo registrato un calo consistente del mercato delle auto - ha commentato Dario Nardella, sindaco della Città metropolitana di Firenze -. Abbiamo perciò chiesto al Governo di rivedere i criteri di assegnazione delle risorse. La situazione di Firenze è decisamente migliore rispetto a quella delle Città Metropolitane di Roma e di Milano, e lo dimostra la possibilità di usare l'avanzo vincolato libero. Sul lungo periodo c'è da affrontare il tema della autonomia fiscale delle Città Metropolitane. Noi da tempo abbiamo chiesto che ci sia il riconoscimento di una maggiore autonomia fiscale, perché noi dipendiamo di fatto dai trasferimenti dello Stato e quindi viene disattesa sistematicamente la norma costituzionale che stabilisce il principio di autonomia fiscale degli enti su territorio. L'unica forma di entrata che abbiamo è quella dell'imposta per la trascrizione dei veicoli, che però risente tantissimo delle oscillazioni del mercato. La notizia che il Governo ha messo in campo 450 milioni di euro in contributi sotto forma di incentivi per l'acquisto di auto elettriche darà sicuramente una boccata di ossigeno al mercato delle auto che è in grande difficoltà. Rimane tuttavia il fatto che è un imposta che oscilla moltissimo perché dipende da cause esterne, come la guerra e la crisi energetica”.

Niccolò Gramigni