Toscana, persi 28mila artigiani in dieci anni

Lucca maglia nera d'Italia. I dati dello studio della Cgia di Mestre

Calzolaio, uno dei mestieri artigiani più in crisi

Calzolaio, uno dei mestieri artigiani più in crisi

Firenze, 10 aprile 2023 - Autoriparatori, calzolai, corniciai, fabbri, falegnami, fotografi addio. I mestieri artigiani sono in declino e a lanciare l'allarme è la Cgia di Mestre, che con il suo uffici studi, ha fotografato la situazione in Italia e a livello regionale. In Toscana, dal 2012 al 2021 sono scomparsi quasi 28mila artigiani, con una flessione del 17,5%. Gli imprenditori artigiani presenti nella regione nel 2012 erano infatti 159.735 e si sono ridotti, dato al 31 dicembre 2021, a 131.836. Per questo la Toscana si piazza quinta nella classifica nazionale per numero di artigiani che hanno chiuso le saracinesche dopo Abruzzo, primo con una flessione di oltre il 22%, Piemonte, Marche e Molise. L'Umbria è invece settima, con una riduzione degli artigiani pari al 17% (-5.500 in valori assoluti): si è passati infatti da 32.280 del 2012 a 26.780. A mettere in ginocchio l'artigianato tradizionale una serie di fattori, quali la concorrenza della grande distribuzione e, negli ultimi anni soprattutto, del commercio elettronico, ma anche il costo degli affitti, le troppe tasse da pagare e l’insufficiente cambio generazionale.

Maglia nera a Lucca: persi quasi 5mila artigiani

Se si guarda a livello di province, dall'indagine della Cgia di Mestre emerge come Lucca sia al primo posto in Italia per perdita di artigiani nei dieci anni presi a riferimento: -4.915, pari al 25,4% in meno. Erano infatti 19.447 nel 2012, sono diventati 14.502 nel 2021. Dopo Vercelli e Teramo, al quarto posto troviamo di nuovo una provincia toscana, Massa Carrara, dove gli artigiani sono passati da 8.016 a 6.176, con una riduzione di 1.840 persone, tra titolari, soci e collaboratori, cioè il 23% in meno in dieci anni. Al 21 esimo posto Pistoia, con 2.785 artigiani in meno, pari ad una flessione del 19,4%, seguita, tra le toscane, da Siena, al 23esimo posto (-1933 artigiani, pari al -18,7%), Arezzo, al 26esimo (-2915 in valore assoluto, -18% in percentuale), mentre al 55esimo posto si piazza Firenze, dove gli artigiani in dieci anni sono diminuiti da 41.942 a 35.398, pari ad una flessione del 15,6%. A Pisa – al 65esimo posto in classifica - si sono persi 2.302 artigiani (-14,5%), a Grosseto, che viene subito dopo, al 66 esimo posto, 1.263 (-14,4%). Livorno è al 69esimo posto, con quasi 1.400 artigiani in meno ed una diminuzione del 14,2%. Prato è la provincia toscana che si è difesa meglio in questi ultimi dieci anni, anche se non è esente da una flessione degli artigiani a due cifre (-13,2%): sono passati dai 14.899 del 2012 ai 12.925 del 2021.