GIULIO ARONICA
Cultura e spettacoli

The sign beyond the signature: Exit Enter tra inconscio e gestualità

Apre oggi alla Street Levels Gallery la mostra dedicata al celebre street art fiorentino, noto per il suo iconico omino.

The sign beyond the signature

Firenze, 3 marzo 2023 - Creare spazi di interazione tra arte, collettività e contesto urbano è il fil rouge che lega il segno astratto e gestuale dello street artist fiorentino d'adozione Exit Enter con la Street Levels Gallery, lo spazio espositivo unico nel suo genere dedicato ai percorsi e alle espressioni culturali nate in strada. "The sign beyond the signature", che inaugura oggi e sarà visitabile ad ingresso gratuito fino al 1 aprile, è il minimo comune denominatore del loro sodalizio: la mostra, patrocinata dal Comune di Firenze, presenta diciannove pezzi unici, numerosi disegni e quattro serie di opere che rappresentano un compendio della natura istintiva, gestuale e rituale della pittura dell'artista, coltivata da oltre dieci anni nel suo studio e mai esibita pubblicamente.

Tratti, schizzi e graffi plasmano su tela il ritmo gestuale dell'artista, scandito dal pulsare ripetitivo della musica tekno, che asseconda il flusso creativo di opere come "Metropolis", "Tempi moderni" e la serie "Cantieri aperti", che con le loro location degenerate rimandano proprio ai muri di casse dei free party. I sound system accompagnano i paesaggi urbani densi di edifici e sovrastrutture, figli delle immagini del suo paese natale, Rosignano Solvay: la storica e imponente fabbrica di bicarbonato della cittadina livornese influenza il suo immaginario grigio e distopico, come l'uso del bianco e nero, un binomio cromatico spezzato talvolta dall'uso di colori primari e secondari, come ne "La nuvola rossa", "Golden Bridge" e "Missing Lock", dove il rosso racchiude il segno di un'emotività impulsiva ed esasperata.

Tra le opere più strettamente collegate all'estetica primordiale di Exit Enter, ci sono "L'ombra della luce", "Vita emozionale" e, soprattutto, "Fuga interiore", che rappresenta simbolicamente il ricongiungimento tra l'iconico "omino" noto al grande pubblico e la ricerca più impulsiva dell'artista: in un paesaggio indefinito, una figura umana filiforme, stilizzata e ricurva su se stessa avanza verso l'orizzonte, sconfinando oltre lo spazio concesso dalla tela, uscendo ed entrando nuovamente in strada: Exit Enter, per l'appunto.