L’istante e l’eternità, in mostra l'antichità tra capolavori e scoperte recenti

Al Museo nazionale romano, Terme di Diocleziano, in piazza della Repubblica

Roma, 5 maggio 2023 – La grande mostra "L’istante e l’eternità. Tra noi e gli antichi” ha aperto il 4 maggio a Roma, al Museo nazionale romano, Terme di Diocleziano, in piazza della Repubblica. Il direttore del museo, Stéphane Verger, spiega: “La mostra è l’occasione per riaprire uno spazio spettacolare alle Terme di Diocleziano: le grandi aule intorno alla basilica di Santa Maria degli Angeli, chiuse da anni e che erano diventate un deposito archeologico. Abbiamo svuotato le aule, ma conservato l’allestimento storico, che risale in parte alla grande mostra del 1911, organizzata per il primo cinquantenario dell’unità di Italia. In queste sale, si vedono capolavori della scultura antica, rimasti qui da allora, come, ad esempio l’Artemide di Ariccia o alcune facciate di mausolei della campagna romana”.

Il direttore Verger approfondisce il tema della mostra attuale: "Un tema molto impegnativo, come l’istante e l’eternità, il rapporto con gli antichi, fatto di cultura, di trasmissione di eternità, attraverso il mito, la letteratura, la filosofia; la prima parte della mostra racconta questo aspetto. Si continua con la concezione che avevano gli antichi dell’universo, del tempo e dello spazio. C’è un secondo percorso che riguarda un rapporto molto più intimo che abbiamo con l’antichità e gli antichi, di immedesimazione: la mostra comincia con i calchi dei corpi delle vittime dell’eruzione del Vesuvio. Con questi corpi, ci riconosciamo, anche per fatti di attualità: terremoti, guerre, epidemie. La seconda parte della mostra racconta proprio il riconoscersi con gli antichi: nel mondo di vivere, in particolare nel modo di vivere in città; la democrazia; attività come l’artigianato. Nell’ultima sala, il tema della rappresentazione dell’individuo, pietrificato nelle statue, nei ritratti; abbiamo ricostruito una specie di cerchio formato da tante rappresentazioni di individui antichi, che ci osservano. Storie individuali che ci guardano e dicono che facciamo parte di esse".

Alla mostra, anche recenti scoperte: “Abbiamo scelto grandi capolavori, opere note messe insieme per la prima volta – annuncia il direttore Verger - ma anche opere poco note o completamente sconosciute, perché ci sono nuove scoperte: ad esempio, c’è il carro cerimoniale di Pompei, di Civita Giuliana, appena restaurato, presentato qua per la prima volta; la statua di Ercole della Via Appia, scoperta cento giorni fa, appena restaurata. Abbiamo anche opere acquistate di recente dall’Italia come la Tabula Chigi e oggetti recuperati dal Comando tutela patrimonio culturale dei carabinieri. Inoltre, una serie di opere eccezionali dalla Grecia: la mostra è promossa dal ministero della cultura e dal ministero della cultura e dello sport greco, organizzata con la direzione generale dei musei italiani. La Grecia ha consentito prestiti unici: pezzi mai usciti dai confini greci, come il rilievo dell’Atena pensosa”.

All’inaugurazione, anche il direttore generale dei musei Massimo Osanna, mentre il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano ha visitato la mostra in anteprima il primo maggio.