
Gucci Visions, la mostra
Firenze, 14 giugno 2023 – Si chiama “Gucci Visions” la nuova mostra allestita e aperta da domani al Gucci Garden, in Piazza della Signoria, per un nuovo capitolo della magnifica storia di Gucci che quest’anno compie 102 anni. Un percorso pieno di fascino e suggestioni su anni lontani e sull’oggi, con larghe proiezioni e ispirazioni sul futuro del brand di cui è presidente e Ceo Marco Bizzarri che nel 2022 ha portato al Gruppo Kering un risultato bellissimo per un fatturato da 10,5 miliardi di euro.
Si torna alle inaugurazioni in attesa del nuovo corso stilistico atteso per la sfilata donna di settembre prossimo a Milano col nuovo direttore creativo Sabato De Sarno. E si rende omaggio ai modelli emblematici, agli elementi iconici, al talento dei Direttori Creativi e dei maestri artigiani che li hanno creati nel corso degli anni. Esplorazione dei codici ‘ereditari’ di Gucci, la mostra rivela lo spirito d'avventura e di innovazione che da sempre anima la Maison, la sua grande fiducia nel potere della creatività e la piena dedizione alla tradizione artigiana italiana, di cui i modelli esposti sono il frutto. Bellissima la stanza con l’altissimo “muro” delle borse, da togliere il fiato per il valore dei pezzi d’archivio esposti. Dunque nuovo capitolo ripartendo dagli abiti da gran sera immaginifici, alcuni specialissimi pezzi vintage che raccontano la bravura nella pelletteria e nell’abbigliamento in pelle degli anni Settanta, oggetti vari desiderabilissimi. Sui tre piani del Gucci Garden si spalancano tante storie e tante emozioni. Una cronologia illustrata si rivela ai visitatori man mano che percorrono le varie rampe di scale, e pare accompagnarti proprio dentro la storia di Gucci, con date, eventi e figure chiave. Al primo e secondo piano dell’edificio sono allestite otto sale tematiche, a sé stanti e visitabili in qualsiasi ordine, e ciascuna presenta un aspetto peculiare della straordinaria storia della Maison.
Mettendo in primo piano i temi e le iconiche creazioni del brand, tra cui la borsa Bamboo, il monogramma GG e il motivo Flora, la mostra invita il visitatore a scoprirne le origini e la storia, oltre alla ragione che ha reso ognuno di essi un elemento essenziale del fascino che Gucci continua a esercitare, sempre al passo coi tempi. Le sale dedicate alla valigeria Gucci, ispirata dalla tradizione ma pensata per il viaggiatore odierno, mettono in risalto gli splendidi abiti creati per le celebrità nel corso dei decenni, e raccontano la pionieristica presenza della Maison nei territori inesplorati del Metaverso, rivelando la portata dell'impegno di Gucci nel realizzare una visione risolutamente all'avanguardia. La selezione di borse, valigie e capi d'abbigliamento dimostra inoltre come il savoir faire della Maison resti ancorato ad una serie di conversazioni creative che trascendono i limiti temporali, tra la visione originale di Guccio Gucci che ha fondato il brand nel 1921 e l’opera pionieristica dei suoi figli, il potere dell'immaginazione dimostrato dai più recenti Direttori Creativi della Maison: Tom Ford, Frida Giannini e Alessandro Michele, ciascuno dei quali ha alimentato e arricchito la visione esclusiva di Gucci, fino a farne il brand riconosciuto e apprezzato a livello globale che è oggi.
Suggestiva la carrellata dal titolo “Stars” e ispirata al fascino hollywoodiano dagli anni 60 ad oggi come per l’abito d’oro del 2018 indossato da Salma Hayek o a quello rosa di Elle Fenning tutto plissè del 2016. Poi le famose Icons, con le borse in una vetrina d'eccezione per tre creazioni leggendarie: la borsa Bamboo 1947, la Horsebit 1955 e la Jackie 1961, ciascuna delle quali simboleggia un aspetto fondamentale dell'identità Gucci. La Bamboo 1947, il cui ingegnoso manico in bambù risolse il problema della scarsità di materiali del dopoguerra in maniera pratica ed esteticamente valida, rappresenta l'inventiva e la maestria artigianale della Maison. La Horsebit 1955, con la sua silhouette contemporanea e l’iconico Morsetto, celebra le origini equestri di Gucci. Quanto alla Jackie 1961, la sua silhouette a mezzaluna e la chiusura metallica a pistone ne hanno fatto l'epitome dell'eleganza disinvolta sin dalla sua introduzione. Per Gucci Visions, oltre 400 versioni di queste tre iconiche borse Gucci sono elegantemente disposte su ripiani specchiati che rivelano la stupefacente creatività della Maison a 360°. L’inventiva e la maestria artigianale, l'ampia selezione di splendidi motivi e le innumerevoli versioni cromatiche riflettono il passare del tempo come in un'infinita galleria di specchi creativi. Poi la sala Bamboo coi quasi otto decenni di questo modello che fa sempre sognare le donne del mondo. E infine l’omaggio ai fiori con i foulard “Flora” motivo commissionato da Rodolfo Gucci all'artista e illustratore italiano Vittorio Accornero de Testa nel 1966. Apparso per la prima volta su un foulard di seta, il motivo è diventato un emblema della Maison e del suo amore per il mondo naturale. La sala Flora, opportunamente immersiva, è divisa in due sezioni: nella prima, colonne digitalizzate sono collocate all'interno di un gigantesco giardino scultoreo di fiori, mentre la seconda è una caleidoscopica piramide nel cui interno il motivo viene riflesso sul pavimento, sul soffitto e sulle pareti, creando una sensazione di infinito. La fragranza dell'eau de parfum Gucci Flora Gorgeous Gardenia è presente ovunque. La sala propone un’esperienza immersiva davvero speciale.