"Vince il modello Italia . Portiamolo a Bruxelles. E tuteliamo la Toscana"

Francesco Torselli, politico toscano, racconta la sua esperienza politica e il ruolo di Fratelli d'Italia nell'Europarlamento. Lavoro e impegno premiano anche in Toscana, ma la sfida è rilanciare l'Italia centrale.

"Vince il modello Italia . Portiamolo a Bruxelles. E tuteliamo la Toscana"

"Vince il modello Italia . Portiamolo a Bruxelles. E tuteliamo la Toscana"

Francesco Torselli, un altro salto dietro l’angolo. Dalla Toscana all’Europarlamento. Si porta dietro gli inizi in Azione giovani, la gavetta politica, le battaglie a Palazzo Vecchio. E poi?

"Mi porto dietro quello che sarebbe bello che si portassero dietro tutti coloro che fanno questo tipo di percorso: esperienza, legame col territorio e tanto entusiasmo, lo stesso che avevo ai tempi di Azione Giovani. Auguro soprattutto ai più giovani di poter vivere quello che abbiamo avuto la fortuna di vivere noi: un gruppo di studenti guidati da una ragazza romana di nome Giorgia Meloni che è partito dal nulla e ha sovvertito tutti i pronostici, fino ad arrivare a ricoprire ruoli importantissimi. Mi porto dietro la gavetta iniziata con i volantinaggio nelle strade della città e passata poi dai banchi di Palazzo Vecchio, dove ho avuto il privilegio di imparare cosa significa confrontarsi con gli avversari, rispettando le idee, ma difendendo sempre le proprie".

Fratelli d’Italia dovrebbe portare 24 rappresentanti nell’assemblea europea. Un bel risultato. Frutto anche del lavoro fatto dal governo e dalla premier?

"Assolutamente sì. Fratelli d’Italia oggi è il primo partito d’Italia e ha un consenso maggiore rispetto addirittura al 2022. Già questo, per quello che eravamo abituati a vedere in Italia, è una piacevole anomalia. Il risultato delle europee sarà frutto anche e soprattutto del lavoro del Governo e del lavoro di Giorgia. Anzi, lasciatemela ringraziare per aver scelto di guidare le liste di Fratelli d’Italia. Non lo fa, come qualcuno dice, per truffare gli italiani; gli italiani sono stati truffati semmai da coloro che chiedevano i voti per governare con il centrodestra e poi hanno governato col centrosinistra; da quelli che dicevano: “mai con la Lega, mai con il PD” e poi si sono alleati prima con la Lega, poi con il PD, poi sia con la Lega che col PD. Giorgia si candida ben sapendo che non farà il parlamentare europeo, ma conscia che grazie alla sua presenza in lista, Fratelli d’Italia potrà avere una pattuglia di eletti più grande".

Il vostro lavoro in Toscana paga?

"Lasciatemi pensare che anche l’opposizione in Toscana paghi; mi piace pensare che FdI abbia dimostrato di essere stata negli anni una forza di opposizione seria.Così come paga però anche il buongoverno: FdI ha dimostrato di essere forza di governo capace ovunque abbia amministrato. Un esempio? Alessandro Tomasi a Pistoia".

L’Italia cambia l’Europa: è il vostro slogan. Come fare?

"“L’Italia cambia l’Europa” vuol dire cambiare il paradigma che ha visto l’Italia andare in Europa a fare da comprimaria. Fino ad oggi l’Italia, è stata considerata addirittura una malattia per l’Europa, un cancro. Oggi occorre che in Europa venga portato il modello Italia, perché non mi risulta che ci siano altri Stati che crescono più dell’Italia, che abbiano risultati economici e produttivi migliori dei nostri".

La circoscrizione dell’Italia centrale è una maxi regione spesso stritolata dall’assistenza al Sud che non decolla e dalla produzione del Nord, locomotiva del Paese. Come rilanciare questa area da quattro milioni di elettori?

"La Toscana ha un duplice problema rispetto al resto della circoscrizione: primo, soffre di un gap infrastrutturale consistente a causa del malgoverno delle sinistre, tanto da sembrare più una regione del Sud; secondo, si trova in una circoscrizione elettorale assieme a Roma e al Lazio che hanno più del doppio dei suoi abitanti e questo rende difficile eleggere deputati al Parlamento europeo toscani. Questo secondo problema può essere ovviato in parte invitando i cittadini toscani ad esprimere la preferenza (scrivendola) per i candidati della nostra Regione. E’ importante che ci sia la voce della Toscana a Bruxelles per difendere gli interessi regionali".

Luigi Caroppo