
Video a luci rosse
Firenze, 22 settembre 2016 - «LO GUARDO stasera. Stai tranquilla, poi lo cancello...». Invece non l’ha cancellato. E con quel filmino girato con il suo smartphone, ha ricattato la donna. Un ricatto a luci rosse: «Dammi il pin del tuo bancomat. Voglio 3mila euro. Altrimenti passo il nostro bel filmatino a tuo marito». Il ‘nostro filmato’: la ripresa completa di un loro rapporto sessuale. Un video hard, dai contenuti inequivocabili, immagini nitide, poco soft, molto focose. Dove si vede ‘impegnata’ solo lei.
PER QUESTO un fiorentino di 50 anni, residente in città, autotrasportatore, a sua volta sposato, è stato denunciato per furto aggravato e tentata estorsione dai carabinieri che hanno così liberato da un incubo una donna, anche lei cinquantenne, che vive nella provincia reggiana. La signora è riuscita a vincere l’imbarazzo e il disagio e a presentarsi in caserma a San Polo d’Enza. Il maresciallo Giovanni Tondo ha da lei raccolto la denuncia di smarrimento del bancomat. Ma è emerso subito che la carta prelievi le era stata portata via di nascosto, rubata dall’amante-‘galantuomo’. L’uomo aveva sfilato il bancomat dal portafogli della signora al termine del loro incontro sessuale, la settimana scorsa, mentre lei si rivestiva. Ai carabinieri la signora ha raccontato di essere sotto scacco per un tentativo di ricatto. «Mi chiede il pin. La prima volta gliel’ho dato, ma sbagliato. Alla seconda richiesta, mi sono rifiutata. Ma ora ho paura che lui possa far avere il video a mio marito».
I DUE AMANTI si sono conosciuti su una chat di incontri un mese fa circa. Da virtuale la relazione è diventata presto reale, con alcuni incontri. Fino a quello incriminato, al termine del quale l’autotrasportatore ha fatto scattare la trappola erotica. Lui stava quasi per pentirsi, ha capito che lei era andata dai carabinieri, c’è stato un incrocio, uno scambio di messaggi, sms. Questo se non altro gli ha evitato l’arresto in flagrante: avesse tirato la corda con un incontro ‘risolutore’, sarebbe stato preso sul fatto dai carabinieri. Ma forse per il bene delle rispettive famiglie, è bene che sia finita in questo modo. Almeno per il momento. La svolta decisiva nel corso di una perquisizione domiciliare a carico del 50enne di Firenze, disposta su richiesta del pm di Reggio Forte. I carabinieri gli hanno chiesto conto del bancomat preso alla donna e lui l’ha consegnato. Poi il video hard, ancora nella memoria dello smartphone dell’autotrasportatore. Sequestrato pure il telefonino ed estrapolato il filmato dell’ultimo incontro tra i due amanti, in un parcheggio in Emilia, sul camion dell’indagato, una cuccetta come alcova.
«Perche’ mi hai ripresa mentre facevamo l’amore?» gli aveva chiesto lei già preoccupata, accorgendosi troppo tardi dell’azione di lui. «Così me lo riguardo stasera. Ma poi lo cancello» l’aveva falsamente rassicurata lui. Da lì a pochi giorni quel video è diventata invece un’arma del ricatto. Dai carabinieri un’avvertenza: attenzione a porsi in situazioni, o ad accettare comportamenti che potrebbero mettere nei guai. E comunque nessun timore a denunciare.