Chiude l’hub da ottocentomila dosi. Mandela, la casa degli eroi dei vaccini

Firenze: ieri ultimo giorno di somministrazioni per il grande centro ospitato dal palazzetto dello sport. Dall’11 febbraio dell’anno scorso medici, infermieri, volontari e impiegati hanno lavorato giorno e notte

Un brindisi per la chiusura dell’hub vaccinale del Mandela Forum a Firenze

Un brindisi per la chiusura dell’hub vaccinale del Mandela Forum a Firenze

Firenze, 30 marzo 2022 - L’ultimo vaccino è andato a Marika, che si è trovata così, a sorpresa, al centro della festa. Intorno a lei, le foto di rito dietro a un’enorme bandiera della pace, i brindisi di medici, infermieri, amministrativi e volontari, il saluto delle istituzioni e il taglio della torta con il numero delle dosi somministrate: 820mila. In realtà una stima per difetto perché non tiene conto dell’attività dell’ultima giornata, ma che basta a far capire l’enorme lavoro che si è svolto al Mandela Forum di Firenze dall’11 febbraio 2021. Il più grande hub vaccinale della Toscana ha chiuso ieri i battenti dopo essere stato attivo, praticamente senza sosta, per tredici mesi grazie al lavoro di 60 fra medici, infermieri e specializzandi, a una quindicina di impiegati amministrativi e a varie squadre di 20/25 volontari che si sono alternate ogni giorno.

Ieri, a ringraziare tutti per l’enorme lavoro svolto, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il prefetto di Firenze Valerio Valenti, il direttore generale della Asl Toscana Centro Paolo Morello Marchese, il presidente dell’associazione Nelson Mandela Forum Massimo Gramigni e il direttore generale dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Gabriele Gori. "Siete stati un esempio della Toscana migliore - ha detto Giani - se per mesi la nostra regione è stata prima in Italia per vaccinazioni e se oggi siamo all’88,4% della popolazione immunizzata, è merito anche di questo cuore forte rappresentato dal Mandela Forum. L’hub è stato un faro di speranza nei momenti più bui della pandemia, e ringrazio di cuore ogni singola persona che lo ha animato".

«In Toscana – ha commentato il prefetto Valenti – ho trovato una sensibilità estremamente diffusa e condivisa verso i vaccini e questo luogo ne è un esempio". In pratica il Mandela ha registrato più di 400 giorni di lavoro ininterrotto, in molte fasi operando dalle 8 del mattino fino alle 22 della sera, fatta eccezione per qualche piccola giornata di sosta iniziale legata all’approvvigionamento.

"La capacità vaccinale – spiega Giorgio Garofalo, responsabile igiene pubblica dell’Asl Toscana Centro – ha toccato il massimo picco a luglio scorso quando siamo arrivati a 4.200 dosi in un giorno. Il tutto è stato possibile grazie all’operatività quotidiana di un’ottantina di persone e alla presenza di ben 26 box per le vaccinazioni. Uno sforzo imponente andato avanti praticamente senza sosta, se non all’inizio della campagna". "Quella che abbiamo condiviso – ha aggiunto Giuseppe Malgeri, direttore del Mandela, passato dall’organizzazione di eventi all’allestimento del grande hub toscano – è sicuramente un’esperienza che resterà nel tempo e che continuerà a unirci. È stato emozionante vedere questo ambiente trasformarsi grazie a un impegno collettivo così grande". Ora, smontati i box e spariti i camici bianchi, il Mandela potrà tornare a ospitare concerti e spettacoli. Un altro piccolo, grande segno del ritorno alla normalità.