False assicurazioni auto: maxitruffa

Firenze, i siti di due società di polizze on line utilizzati per contratti inesistenti

Un modulo assicurativo

Un modulo assicurativo

Firenze, 25 marzo 2019 - «Houston abbiamo un problema». Annaffiando la pianta nella navicella l’astronauta si preoccupa di cambiare l’assicurazione auto mentre quell’odioso cane latrante gli spiega come deve fare. Ma non basta. Oltre al ‘segugio.it ’ è finito nel mirino del personale della Polizia postale di Firenze anche la classica ‘facile punto it, facile punto it.’ Va detto subito che le due società appena nominate sono vittime di una manica di abilissimi truffatori, così come lo sono gli automobilisti che hanno stipulato questa polizze fantasma, attivandole on line attraverso la rispettive piattaforme. La truffa è stata scoperta a Firenze dove alcuni ignari automobilisti, coinvolti in incidenti stradali, hanno chiamato quelle che credevano le rispettive assicurazioni per comunicare il sinistro.

«Guardi che lei si sbaglia, si sono sentiti rispondere di botto, lei non ha nessuna assicurazione con noi». «Ma che dice, lei è matto, controlli meglio. E’ la numero tal dei tali, ricevuta del tal giorno». «Mi dispiace, non esiste». E purtroppo hanno ragione tutti e due. Gli automobilisti che hanno regolarmente pagato la falsa polizza on line e le assicurazioni che non si sono viste arrivare un bel nulla. Già, perché gli investigatori della Polizia postale di Firenze hanno individuato 3 dealer, cioè i punti di contatto dello snodo criminale commesso con la creazione di siti truffa accattivanti per l’attivazione della false polizze. Poi hanno individuato i prestanome con i quali era state attivate le postepay sulle quali pagavano gli ignari utenti di ‘segugio.it e facile.it’. L’autorità giudiziaria di Firenze ha autorizzato la Polizia postale a 29 perquisizioni soprattutto nelle province di Napoli, Caserta e Catania.

Il cervello di questa truffa è stato individuato in Domenico I. 41 anni di S. Maria Capua Vetere, iscritto al registro unico degli intermediari assicurativi dal 2009. Lo stesso è dipendente di una assicurazione nazionale, assolutamente incolpevole. L’uomo era già stato denunciato per trattamento illecito di dati.

La polizia postale ha accertato che i versamenti sui postepay utilizzati per le truffe venivano portati via il giorno stesso attraverso prelievi con Atm o dirottati su altri conti intestati alle cinque persone che risultano al momento indagate per truffa aggravata. Adesso gli automobilisti che hanno stipulato polizze con quelle due piattaforme on line e che hanno avuto ricevute intestate ‘Genertel.it’ dovranno controllare se sono rimasti intrappolati nella tela del ragno delle truffe.

Amadore Agostini