Toscana, l'appello di Giani: "Abbiamo giornate con più di 20 incendi, serve attenzione"

Il presidente della Regione: "Con le temperature costantemente a 40 gradi-, con l'acqua che non scende dal cielo da molti giorni, la situazione indubbiamente deve costringere ciascuno di noi a uno stato di allerta».

Un vigile del fuoco a lavoro

Un vigile del fuoco a lavoro

Firenze, 4 agosto 2022 - «Voglio fare un appello a una grande attenzione e precauzione: noi ci troviamo a dover vivere alcune giornate con più di 20 roghi in Toscana». Lo dicea affermato Eugenio Giani, presidente della Regione, che oggi presiede il tavolo sulla siccità con gli assessori competenti, i consorzi di bonifica, e le associazioni agricole. «Con le temperature costantemente a 40 gradi - ha detto -, con l'acqua che non scende dal cielo da molti giorni, la situazione indubbiamente deve costringere ciascuno di noi a uno stato di allerta».

Per Giani, che ha parlato a margine di un cerimonia in ricordo di Giovanni Spadolini, «ci sono stati anche incendi importanti: 860 ettari distrutti tra Massarosa e Camaiore, più di 700 ettari andati a fuoco nel cuore della Maremma a Cinigiano, e ci ha fatto paura anche l'incendio di Vecchiano, 120 ettari, che è arrivato vicino alle case. Quindi in questi giorni chiediamo grande cautela».

«Ho fatto anche un'ordinanza - ha detto ancora -, qualcuno dice su una materia più marginale, ma è molto importante perché colpisce il senso di umanità dell'uomo: da qui al 30 settembre, quando vi sono queste preoccupazioni per gli incendi, è assolutamente vietato incatenare i cani con lucchetti e con catene».

Per quanto riguarda il tavolo sulla siccità, il governatore ha ricordato che «abbiamo una trentina di opere che potremmo fare, laghi, laghetti, invasi, e le vogliamo realizzare perché ci rendiamo conto che ormai i cambiamenti climatici sono permanenti, quindi abbiamo bisogno di questo bene prezioso, questo oro blu che è l'acqua. Abbiamo bisogno di non lasciarlo correre quando piove, ma di ritenerlo il più possibile per utilizzarlo quando ne abbiamo bisogno»