"Ti sfregio con l'acido": 19enne non accetta la fine della relazione e perseguita la compagna di scuola

Il giovane aveva aspettato la ex compagna fuori da casa con la spranga

Carabinieri Foligno

Carabinieri Foligno

Foligno, 26 aprile 2024 – Un giorno l’ha aspettata fuori casa con una spranga, l’ha minacciata dicendole ‘Ti sfregio con l’acido’ e l’ha riempita di messaggi e minacce perché non si era rassegnato alla fine della sua relazione. Per questo i carabinieri della compagnia di Foligno hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Spoleto, su richiesta della locale Procura della Repubblica, con la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari nei confronti di un 19enne del luogo. Il giovane, all’esito delle indagini condotte dai militari della Stazione di Foligno, è indagato per aver compiuto, con condotte reiterate di minaccia e molestia, atti persecutori aggravati in danno di una compagna di scuola, 18enne, dopo che la stessa aveva manifestato la volontà di voler interrompere la loro brevissima frequentazione. In più occasioni infatti ha inviato alla vittima messaggi dal contenuto minaccioso, contattandola frequentemente al telefono, anche per il tramite di amici e amiche della ragazza, asserendo persino che l’avrebbe sfregiata con l’acido. Più volte ha raggiunto il domicilio di quest’ultima, seppur senza riuscire ad incontrarla, ed in una circostanza, nei pressi della scuola, di recente, una volta avvicinata, l’aveva pesantemente offesa e minacciata, non lesinando di rivolgere ingiurie alla sua famiglia. Durante le pause scolastiche si è verificato che le abbia sputato addosso e, senza giustificato motivo, è stato trovato fuori dalla propria abitazione in possesso di una spranga in ferro, appostato nei pressi della scuola frequentata dalla 18enne. Il Gip, valutato il grave compendio indiziario ricostruito dai Carabinieri, la richiesta formulata dal P.M. e la personalità dell’indagato, oltre i comportamenti assillanti posti in essere che hanno determinato nella vittima un perdurante e grave stato di ansia e paura, ha ritenuto ricorrenti le esigenze cautelari applicando a carico del destinatario la misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione.