Tesoro Multiutility: pioggia di milioni a Firenze, Prato e Pistoia. Cda: valzer di poltrone

L’assemblea degli azionisti di Alia ha approvato il bilancio con un utile netto di 22,4 milioni di euro. 28 milioni di dividendo Le prospettive sulla quotazione in Borsa (nel 2024) e sulle partecipate

Multiutility della Toscana

Multiutility della Toscana

Firenze, 27 maggio 2023 – Da Alia, capofila della nuova Multiutility Toscana, un tesoro di milioni ai Comuni grazie a un sontuoso dividendo: Firenze incasserà oltre 10 milioni e 400mila euro, Prato 5 milioni e spiccioli, Pistoia un milione e mezzo, Scandicci e Sesto oltre un milione, Empoli 961mila euro.

Ieri l’assemblea degli azionisti di Alia Servizi Ambientali SpA (Gruppo Multiutility Toscana) ha approvato, a larga maggioranza, il bilancio del gruppo per l’esercizio 2022 che presenta un utile netto di 22,4 milioni di euro (con una variazione del 125,8% sull’anno precedente). Su proposta del Consiglio di amministrazione, l’assemblea ha deliberato di distribuire 28 milioni di euro agli azionisti. L’assemblea è stata riconvocata per il 12 giugno, per provvedere al rinnovo del Cda.

Nel nuovo consiglio di amministrazione dovrebbero rimanere 11 poltrone. Una certezza predomina sulle nomine: Alberto Irace sarà confermato amministratore delegato, la presidenza dovrebbe andare a Firenze e quindi il ruolo dovrebbe essere rivestito da Lorenzo Perra, attuale presidente di Publiacqua, vicepresidente della Multiutility potrebbe essere Nicola Ciolini, attuale presidente di Alia. Nicola Perini, già amministratore unico di Consiag, dovrebbe passare alla guida di Publiacqua. La Multiutility Toscana inoltre nelle prossime settimane è chiamata ad esprimere i propri rappresentanti in società partecipate di rilievo come Estra e Publiacqua.

Nel gennaio scorso fu sottoscritto l’atto di fusione per incorporazione tra Alia Servizi Ambientali, Publiservizi, Consiag e Acqua Toscana (l’ambito pubblico di Pubbliacqua), che ha dato vita formalmente al colosso toscano dei servizi pubblici locali (ambiente e rifiuti, ciclo idrico integrato ed energia). La nuova società è costituita dai Comuni di Firenze (37,1%), Prato (18,1%), Pistoia (5,54%) Empoli (3,4%) e altri Comuni toscani (con un complessivo 35,9%). Il cronoprogramma della multiutility prevede l’apertura al mercato azionario nel 2024. Il tema quotazione, approvato e contenuto nello Statuto, ha animato il dibattito in Toscana con sindacati e Comuni protagonisti (particolamente critica la posizione di Quarrata, confronto acceso nella amministrazioni che sono andate al voto nella tornata primaverile).

Tuttora la multiutility detiene circa il 40% delle quote di Estra, il 58% di Publiacqua, il 19% di Acque Spa ed il 31% di Toscana Energia. I numeri messi sul tavolo ieri con l’approvazione del bilancio parlano di una società in salute: l’ Ebitda (indicatore che valuta il profitto di un’impresa, escluse le imposte, gli ammortamenti, i deprezzamenti e gli interessi aziendali) è di 65,4 euro/Mln (in crescita del 52,9% rispetto al 2021). Gli investimenti volano come il valore dell’asset concessorio, solidissima la posizione finanziaria. La geografia della Multiutility potrebbe allargarsi: Arezzo ha fatto aperture, Siena aspetta il voto come Massa, frenate e dubbi da Pisa.