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Uccisa a 3 anni dalla bomba: Angela e le altre vittime toscane della strage di Bologna

La tragedia che segnò l’Italia il 2 agosto 1980: sono passati 45 anni da quell’esplosione che dilaniò vite e famiglie intere. Anche i comuni di Montespertoli e Castelfiorentino alle commemorazioni nel capoluogo emiliano

Angela Fresu con la madre. Entrambe morirono nell'attentato alla stazione di Bologna

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Montespertoli, 2 agosto 2025 – Aveva tre anni la piccola Angela Fresu. In quella mattina del 2 agosto 1980 stava andando con la mamma e un’amica di quest’ultima sul lago di Garda per una breve vacanza. Era alla stazione di Bologna. Era un sabato anche allora. Erano le 10.25 quando una bomba distrusse lo scalo ferroviario portando con sé morte e dolore. Furono 85 le vittime, tra cui anche alcune toscane. Una di queste era appunto la piccola Angela, insieme appunto alla madre. Abitavano a Gricciano, frazione di Montespertoli.

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L’esplosione colse la bambina e le donne in sala d’aspetto. Angela è la vittima più piccola della strage, che oggi l’Italia ricorda nel 45esimo anniversario. Maria Fresu, la madre di Angela, aveva 24 anni. La famiglia di orgine sarda, come ricorda il sito internet-memoriale della strage, era composta dalla figlia Angela di tre anni, dai genitori e da sei sorelle ed un fratello. Nell’esplosione morì anche l’amica di Maria Fresu, Verdiana Bivona, 22 anni, operaia.

Viveva con la famiglia a Castelfiorentino. Un’altra amica che era con le due giovani e la piccola rimase ferita ma si salvò. Anche i rappresentanti dei comuni di Castelfiorentino e Montespertoli sono oggi a Bologna per commemorare le tre vittime e tutti i morti di quella orrenda pagina italiana. Angela e Maria Fresu riposano oggi al cimitero di Montespertoli. A Bologna sono presenti i sindaci Alessio Mugnaini e Francesca Giannì, insieme all’assessora Marta Longaresi.

Una pagina molto dura della storia italiana e un lunghissimo e complicato iter giudiziario quello riguardante la strage di Bologna. Il volto della piccola Angela Fresu rimane scolpito nella memoria di tutti. “Tre anni per sempre”, è il titolo di una pagina Facebook dedicata proprio alla memoria della piccola. 

Tra le vittime toscane, anche un ragazzo che stava svolgendo il servizio militare: “Roberto Procelli, 21 anni, era figlio unico e viveva a San Leo di Anghiari, provincia di Arezzo – racconta il sito internet del memoriale – Si era diplomato ragioniere, aveva seguito un corso per programmatore elettronico ed aveva trovato lavoro. Aiutava anche il padre nella loro coltivazione di tabacco. Il 13 maggio era partito per svolgere il servizio di leva nel 121° Battaglione di artiglieria leggera a Bologna. Sabato 2 agosto era in stazione perchè stava tornando a casa. E’ stato colpito dallo scoppio della bomba: lo hanno ritrovato nella piazza antistante la stazione vicino ad una cabina telefonica. E’ stato identificato dalla piastrina che portava al collo”.