Sisma in Mugello: ecco i contributi per gli sfollati e per la ricostruzione

Incontro fra il presidente della Regione Enrico Rossi, nominato commissario, il sindaco di Barberino di Mugello, Giampiero Mongatti e il primo cittadino di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti

Il vertici di oggi in Regione

Il vertici di oggi in Regione

Firenze, 18 gennaio 2020 - Fino a 25mila euro di contributo ai proprietari di immobili danneggiati dal terremoto (purché si tratti di prima casa), da utilizzare per i lavori di ripristino. E ancora, uno stanziamento dai 400 ai 900 euro mensili per le famiglie che, avendo la casa inagibile, hanno dovuto trovare un’altra sistemazione. Sono alcune delle iniziative annunciate oggi durante l’incontro fra il presidente della Regione Enrico Rossi, nominato commissario per la ricostruzione dall’ordinanza del capo dipartimento della Protezione civile nazionale, il sindaco di Barberino di Mugello, Giampiero Mongatti, il primo cittadino di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti, il consigliere della Città Metropolitana Massimo Fratini, il direttore regionale dei vigili del fuoco Giuseppe Romano e gli assessori toscani Federica Fratoni, Stefano Ciuoffo e Vittorio Bugli

ASSEMBLEE CON I CITTADINI - «Faremo tre assemblee nelle prossime settimane a Barberino e Scarperia – ha detto Rossi - per entrare nel dettaglio delle perizie che la Regione pagherà e che gli ingegneri effettueranno entro 30 giorni. Presenteremo inoltre un programma di formazione su ciò che va fatto in caso di terremoto in collaborazione tra i vigili del fuoco e la Protezione civile». Rossi ha infine fatto propria la proposta del direttore regionale dei Vigili del Fuoco di istituire un distretto dei pompieri che comprenda le zone appenniniche di Emilia-Romagna e Toscana. «Serve un piano per l’Appennino – ha detto – per rispondere meglio alle eventuali emergenze future. Nei prossimi giorni scriverò una lettera sia al Ministero degli Interni che alla Regione Emilia-Romagna. Mi piacerebbe che il tema della sicurezza sismica sull’Appennino fosse trattato a livello nazionale». Fra gli obbiettivi, anche quello di dotare Barberino di una sede dei vigili del fuoco, possibilmente vicino alle associazioni del volontariato.

IL PUNTO SUI DANNI - L’incontro di oggi è stato anche l’occasione per fare il punto della situazione. In questo momento le ordinanze di inagibilità riguardano 115 edifici a Barberino del Mugello: sono 778 le persone coinvolte (distribuite in 350 famiglie) e una decina di attività commerciali, oltre al municipio, alle poste e alla chiesa di San Silvestro. A Scarperia invece le ordinanze sono 28 e interessano 30 cittadini (18 famiglie), in gran parte anziani residenti nella frazione di Sant’Agata. Di queste 808 persone, 106 sono alloggiate in albergo e 702 hanno trovato una sistemazione autonoma, facendosi ospitare da amici e parenti.

I DETTAGLI SUI CONTRIBUTI - I provvedimenti annunciati oggi riguardano le “prime case” e arrivano dopo la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale che ha destinato ai comuni mugellani 4 milioni di euro. Il contributo per l’autosistemazione, che intende aiutare chi si è dovuto trasferire avendo la propria abitazione inagibile prevede: 400 euro al mese per i nuclei monofamiliari, 500 euro le famiglie formate da due persone, 700 euro per tre persone, 800 per quattro, fino a 900 euro mensili per cinque o più componenti. In caso di cittadini con più di 65 anni, portatori di handicap o disabili al 67% (o oltre), è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro mensili per ogni persona con le caratteristiche indicate.

I contributi per i lavori di sistemazione sono invece fino a un massimo di euro 25mila euro per unità immobiliare, da utilizzare per il ripristino in tempi rapidi della funzionalità degli immobili, tramite interventi di manutenzione straordinaria. La Regione sta intanto studiando stanziamenti mirati per le seconde case e fondi aggiuntivi per chi deve effettuare lavori oltre i 25mila euro di spesa. In quest’ultimo caso, è bene non chiedere il contributo di 25mila euro, che esclude automaticamente da ulteriori misure. L’iter giusto è elaborare un piano complessivo dei lavori necessari e presentarlo alle amministrazioni comunali. In ogni caso ulteriori dettagli saranno disponibili fra 40-60 giorni, non appena terminato il censimento dei danni e quando verranno resi noti gli altri fondi disponibili.

Lisa Ciardi