Emergenza acqua, è allarme rosso. Siccità mai vista: stop agli sprechi

Ordinanza in tutti i comuni toscani . Particolarmente colpite Maremma, Val di Cornia, Elba, Versilia e Lunigiana

La siccità sta bruciando le colture

La siccità sta bruciando le colture

Firenze, 17 giugno 2022 - Siamo solo a metà giugno e tutti i comuni della Toscana sono già stati invitati a vietare gli sprechi di acqua. La richiesta è arrivata ieri dall’Autorità Idrica regionale (Ait), che ha domandato alle amministrazioni di adottare un’ordinanza per tutelare le risorse idropotabili. "Siamo di fronte a una diffusa siccità in ampie parti d’Italia – spiegano da Ait - e in alcune zone della regione: la Maremma, la Val di Cornia e l’Isola d’Elba, l’entroterra della Versilia e la Lunigiana. La poca pioggia ha creato le condizioni per una minor portata di fiumi e torrenti e uno scarso riempimento delle falde. Il caldo record, da fine maggio, ha aumentato il problema, incrementando l’uso di acqua potabile".

Così, a tutti i Comuni è stato inviato il modello di ordinanza (redatto da Ait) per imporre ai cittadini un consumo limitato agli scopi essenziali, igienici e domestici, fino al 30 settembre. Niente lavaggi delle macchine dunque o sprechi nei giardini: le violazioni saranno punite con multe da 100 a 500 euro. Anche perché all’orizzonte il cielo resta sereno. E in questo caso non è un buon segno.

«A parte qualche temporale pomeridiano sull’Appennino che non modifica le cose – spiega il direttore del Lamma, Bernardo Gozzini – non si prevedono cambiamenti nelle prossime due settimane. In alcune zone della Toscana, da inizio anno, è piovuto il 40% in meno del solito, mentre a livello regionale siamo intorno al -35%. Il quadro è aggravato dalle temperature: invece dei 28-29 gradi di massima tipici nel periodo, abbiamo toccato in alcune zone anche i 36 gradi, con un aumento dell’evaporazione".

«Fortunatamente possiamo contare sugli invasi di Bilancino e Montedoglio – spiega Matteo Colombi di Publiacqua – che grazie alle piogge di dicembre sono pieni. Bilancino è al 96%, con 66 milioni di metri cubi su 69. Questo ci permette, in accordo con l’Autorità di Bacino, di rilasciare i giusti quantitativi per mantenere un flusso minimo nei fiumi, e di stare tranquilli sull’approvvigionamento idrico. Contiamo di arrivare a settembre senza problemi, ma serve, da parte di tutti, la massima attenzione a non sprecare".

«I dati di questi giorni confermano quanto già evidenziato dal nostro osservatorio – prosegue Massimo Lucchesi, segretario dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale – ovvero una media criticità, in peggioramento sulla costa. I fiumi hanno le portate che normalmente li caratterizzano tra fine luglio e inizio agosto. Nei prossimi giorni organizzeremo un nuovo incontro per valutare le misure da prendere per tutelare la risorsa acqua sia per uso irriguo che domestico". Intanto anche l’habitat ne risente.

"In Arno stanno comparendo grandi distese di alghe – spiega Marco Bottino, presidente di Anbi Toscana – favorite dal ristagno di acqua e dal basso livello del fiume. Nonostante questo, grazie a Bilancino e Montedoglio, un flusso minimo è garantito, mentre va peggio nei corsi minori". Nell’Empolese la Pesa è già in secca: volontari e pescatori si sono organizzati con secchi e retini per catturare i pesci e portarli più a monte, dove l’acqua scorre ancora. Almeno per ora.