Martina, sfregiata su commissione. "Ogni notte rivivo l’incubo"

Il racconto di Martina: "Aveva scatti d’ira e la fissazione del mio volto. Violento? In passato mi aveva colpito in faccia con i ceffoni. Gli aggressori? Hanno provato anche a tagliarmi i capelli"

Martina Mucci e le lesioni riportate dopo l'aggressione

Martina Mucci e le lesioni riportate dopo l'aggressione

Una personalità «incline alla violenza e alla gelosia patologica». Iracondo, aggressivo, manipolatore, sempre rivolto al controllo della fidanzata. Il gip Francesca Scarlatti descrive così il carattere di Emiliano Laurini, 41 anni di Scandicci (Firenze), arrestato lunedì quale mandante dell’aggressione ai danni di Martina Mucci, cameriera di 29 anni di Prato, e sua ex fidanzata. Insieme a lui sono finiti in carcere Mattia Schininà, 21 anni, anche lui di Scandicci, ritenuto l’intermediario fra Laurini e i picchiatori, e Kevin Mingoia, 19 anni sempre di Scandicci, che ha compiuto materialmente il pestaggio insieme a un complice ancora da individuare. Tutti sono accusati di lesioni aggravate, sfregio permanente (reato che prevede una pena fra 8 e 14 anni) e rapina aggravata. «Usa violenza – quanto meno verbale – in ogni occasione della vita quotidiana, come quando si trova in macchina nel traffico e interagisce con gli altri automobilisti mediante espressioni sintomatiche di una rabbia esplosiva, incontrollata e sproporzionata rispetto alle sollecitazioni esterne, elementi che denotano una personalità violenta», scrive il gip. Nell’ordinanza vengono riportati ampi stralci di intercettazioni telefoniche e ambientali nelle quali gli arrestati fanno riferimento esplicito al pestaggio patito da Martina Mucci. Non solo. Il giudice riporta anche ampi stralci di conversazioni del Laurini con la nuova fidanzata, completamente sottomessa a lui tanto da recarsi al pronto soccorso di Torregalli dopo essere stata picchiata e riferire ai medici di avere sbattuto in uno spigolo. Geloso fino a perdere la testa, tanto da farle giurare che lui «era il numero uno», da chiederle con insistenza quando avesse perso le verginità e quanti ragazzi avesse avuto prima di lui. «Ieri sera l’ho scassata per bene, vai tranquillo che ho dato il massimo... capelli strappati, unghie. Mi verrebbe voglia di spaccare i denti anche a lei...», dice Laurini da solo in auto riferendosi alle botte tirate alla fidanzata la sera precedente.

Prato, 26 aprile 2023 – Martina, come si sente?

"Confusa, stanca".

Come ha preso la notizia dell’arresto del suo ex fidanzato? È stato lui a organizzare il piano per picchiarla e ha perfino pagato gli aggressori...

"Ho sempre sospettato che dietro ci fosse lui, ma speravo di sbagliarmi. Mi sono tolta un peso dallo stomaco".

Perché lo sospettava?

"Negli ultimi tempi della nostra relazione litigavamo spesso. Avevo subìto il furto della borsa e del cellulare un mese prima dell’aggressione e ho sempre saputo che era stato lui. Spesso se la rifaceva sui miei oggetti, soprattutto le borse. Dopo la ritrovai vuota, rotta. Pensai fosse stato lui. Però, non avrei mai immaginato che arrivasse a tanto. Mi fidavo".

Era mai stato violento con lei?

"No, a parte qualche ceffone. Aveva scatti d’ira e la fissazione del mio volto. Però non posso dire che mi abbia mai aggredito con armi o qualcosa del genere".

Secondo lei, ha ordito il pestaggio per gelosia?

"Mi pare strano. Aveva una nuova fidanzata, perché avrebbe dovuto?".

Cosa ha provato quando ha letto i retroscena?

"Ha rotto le costole alla sua attuale ragazza. Sono sconvolta, ho vomitato dallo schifo e dalla rabbia. Ho cercato di contattarla perché mi si è stretto il cuore. Sapere che cose del genere non sono accadute solo a me ma anche ad altre persone mi fa venire il voltastomaco ".

Quale può essere stata la causa di tanta ferocia?

"Forse il lavoro. Abbiamo avuto una lite di fronte al locale dove lavoravamo entrambi. Il proprietario decise di trasferirlo in un altro pub. Lui voleva che ad essere spostata fossi io".

Lo sapeva che le volevano tagliare i capelli? Erano armati di due rasoi elettrici ritrovati fuori da casa sua.

"Sì, me ne sono resa conto perché mi hanno tagliato il cuoio capelluto. Ho ancora i punti. Nella concitazione del momento non ci sono riusciti. Però mi hanno ferito al volto, in mezzo agli occhi oltre a spaccarmi il naso e i denti".

Le conseguenze sarebbero potute essere ben più gravi.

"Se qualcuno non avesse acceso la luce nelle scale non so se adesso sarei qui. Bastava che sbattessi la testa in un altro modo e non so come sarebbe andata".

Conosceva i due picchiatori?

"No. Loro non hanno detto una parola proprio per non essere riconosciuti. Avevano i volti coperti da passamontagna. Ma ho capito che sapevano picchiare e li ho ricollegati al mio ex. Conosce persone negli ambienti delle palestre".

Si è rivolta a una associazione che aiuta le donne vittime di violenza.

"Sì ma non ne ho fatto di nulla. Mi hanno consigliato di rivolgermi a uno psicologo, non posso permettermelo. Le cure per rifarmi i denti sono molto costose".

Ha sempre gli incubi?

"Tutte le notti".