A Pistoia naufraga il maxi raduno delle 'Sardine'. Ecco perché

Non si farà infatti la manifestazione del 4 gennaio

Sardine

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Pistoia, 31 dicembre 2019 - A Pistoia le 'sardine' sono naufragate ancora prima di scendere in piazza. Non si farà infatti la manifestazione del 4 gennaio che intendeva portare migliaia di persone in piazza dello Spirito Santo alle 18.30.

Daniele Mannai, residente a Porcari, è stato il fondatore del gruppo e dell'evento 'Pistoia Non si lega'. È stato lui ad intuire che il movimento avrebbe attecchito anche nella piccola Pistoia e così in pochi giorni sono arrivate migliaia di richieste di iscrizione al gruppo Facebook, motivo per cui si sono fatte avanti tre volontarie: Francesca Cimò, Elena Malinici e Giulia Palamidessi e insieme a loro un web designer che, avendo avvertito un clima poco sereno e poco in stile 'sardine' si è ritirato prima della disfatta dell'evento.

Francesca, Giulia ed Elena sono state di fatto le organizzatrici. Loro si sono attivate per richiedere i permessi necessari allo svolgimento della manifestazione, loro hanno cercato un impianto audio e l'allestimento per l'evento. E proprio quando tutto era pronto è arrivato il colpo di mano di Mannai, che ha estromesso le tre organizzatrici dal gruppo ed è tornato a percorrere a ritroso i passi delle tre chiedendo a questura, ditte di impianti audio e luci di riferirsi a lui solamente in quanto unico organizzatore legittimo dell'evento 'Pistoia Non si lega' del 4 gennaio a Pistoia.

Le tre non ci sono state. Hanno avvertito il gruppo ufficiale delle 'sardine' a Bologna e hanno cercato di appianare le divergenze. Ma Mannai non ha voluto sentire ragioni, ha voluto continuare per la sua strada. E così le 'sardine' ufficiali hanno disconosciuto la manifestazione di Pistoia. «Annullare l'evento è stata una scelta sofferta e dolorosa – spiega l'organizzatrice Elena Malinici - che, però, sì è resa necessaria nel momento in cui io, Francesca e Giulia siamo state bannate dal gruppo Facebook '6000 sardine Pistoia', community che avevamo contributo a far crescere con tanto amore e impegno,per mano di un altro amministratore, Daniele Mannai».

«Non c'erano alternative – continua Elena -, siamo state bannate e questa persona ha avanzato pretese assurde che non potevamo ignorare. Abbiamo cercato di mediare, trovare una soluzione, ricucire lo strappo, ma niente. Quando abbiamo visto che la situazione era insostenibile , abbiamo contattato i ragazzi di Bologna, che in un certo senso i coordinatori nazionali del movimento». E continua il racconto: «Speravamo, grazie a una loro intercessione, di riuscire a convincere Daniele a tornare a farci collaborare, ma così non è stato. La sua idea era di prendere ciò che noi avevamo fatto, i permessi, gli accordi con delle persone che gratuitamente ci avrebbero dato microfoni e casse e tenerli per sé. Organizzare la manifestazione a suo piacimento mentre per quanto riguarda la questura togliere i nostri nomi e mettere il suo come unico promotore dell'iniziativa». Le tre organizzatrici avrebbero anche tentato di rimandare l'evento e ricominciare tutto da capo, per mondare del tutto a monte il lavoro svolto finora ma il tutto si è risolto in un nulla di fatto.

«Lo spirito delle sardine non è primeggiare – racconta Elena – e in questo caso una manifestazione che rispettasse tutti i principi delle 'sardine' non era possibile». Dal canto suo, Mannai, afferma di voler andare avanti e di volersi presentare in piazza dello Spirito Santo il 4 gennaio ma esclusivamente a nome suo, senza aver niente a che fare con le 'sardine'. «L’evento del 4 gennaio ci sarà – scrive Daniele Mannai -. Io, il signor Nessuno, lotto per avere ragione dei vecchi modi di far politica e siccome non ho nessuno dietro vengo attaccato. Questa è la vecchia politica dove anche i giovani cercano di portare consensi alla vecchia politica». Elena, Giulia e Francesca, per il momento, ringraziano tutti i sostenitori che hanno creduto nel progetto quanto loro: «Vi promettiamo che tutto l'affetto e la vicinanza che ci avete dimostrato non saranno sprecati», dicono le organizzatrici che non si danno per vinte e hanno intenzione di unire di nuovo le forze per portare in modo ufficiale le 'sardine' anche a Pistoia.

Samantha Ferri