Rotary Firenze Nord e UICI: un progetto a sostegno degli ipovedenti

Le due associazioni si sono incontrate per programmare progetti a favore degli ipovedenti. Dal Roatary Firenze Nord in arrivo anche un cucciolo di Labrador destinato all'addestramento per il miglioramento della qualità della vita di una persona ipovedente

Il momento dell'incontro tra le due associazioni

Il momento dell'incontro tra le due associazioni

Firenze, 29 ottobre 2021- Sarà un service dedicato agli ipovedenti quello promosso nell'annata in corso dal Rotary Club Firenze Nord, presieduto da Massimo Conti Donzelli e presentato in questi giorni insieme a Massimo Diodati, presidente regionale per la Toscana dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti - accompagnato dall'inseparabile cane John - e al past president Paolo Santoro.

«Il nostro obiettivo è acquistare e formare un cucciolo di Labrador perché diventi un cane guida destinato a migliorare la qualità della vita di una persona ipovedente -spiega il presidente Conti Donzelli-. L’UICI toscana individuerà, tra una cucciolata appena venuta al mondo, un cane da allevare e quindi addestrare. Il percorso formativo è intenso e durerà minimo due anni. Individuato e acquistato, il cucciolo viene tenuto per un breve periodo presso la Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi di Scandicci e da lì raggiunge una famiglia che lo prenderà in affidamento per almeno un anno. Quanto basta per educarlo alla convivenza in un’abitazione e al rispetto delle regole.»

Successivamente il cane rientrerà alla Scuola di Scandicci, dove rimarrà con gli istruttori per almeno un altro anno. «È il momento più importante della sua formazione - commenta il presidente rotariano -: da cucciolo diventa gradualmente un vero e proprio assistente sociale. Viene addestrato ad accompagnare in strada un non vedente, imparando a capire dove e quando fermarsi e far fermare il suo assistito. Impara anche a saper nuotare e tante altre attività non solo di pronto soccorso ma di vera e propria convivenza con il proprio futuro padrone. Dopo due anni il cane sarà pronto e verrà assegnato a un non vedente in lista di attesa. Da quel momento la vita cambierà (in meglio) per tutti e due».

«Un cane guida ti fa sentire a proprio agio nella vita di tutti i giorni - sono le parole di Diodati -. Soprattutto quando ti rendi conto che sta volentieri con te e vuole passare le giornate al tuo fianco. Vorremmo poter arrivare ad addestrare cani guida in grado di assistere persone diabetiche, fenomeno purtroppo frequente tra i non vedenti. Una improvvisa crisi di ipoglicemia è sempre dietro l’angolo. Se la persona abita da sola può non avere la possibilità di chiedere aiuto. Con un cane guida in grado di capire la situazione e dare l’allarme (ad esempio portando un telefono al suo padrone o premendo un pulsante di allarme a distanza) molte vite potrebbero essere salvate. A questo stiamo lavorando». All’incontro promosso dal Rotary Club Firenze Nord erano presenti Alessandro Fioravanti, segretario regionale UICI, Cristina Orsecci e Francesca Giuli della Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi di Scandicci, i coniugi Cansella di Firenze, accompagnati da Dado, il cane dato loro in affidamento prima di diventare “allievo” della scuola.

Caterina Ceccuti