Rimuovere i pacemaker dai cadaveri da cremare: a chi tocca?

La questione è stata sollevata dall'Asl Toscana Nord Ovest e sarà disciplinata da un regolamento

L'interno di un obitorio

L'interno di un obitorio

Firenze, 11 settembre 2019 - A chi tocca rimuovere i pacemaker dai corpi dei defunti prima della cremazione? La questione, tutt'altro che banale sarà presto regolata con disposizioni uniche. L'Azienda sanitaria Toscana Nord Ovest ha sollevato il problema con la lettera del direttore dei presidi di Pontedera e Volterra e nella missiva specificava che dal 1° luglio il personale ospedaliero non avrebbe più provveduto alla rimozione dei dispositivi sui defunti e che sarebbero state le imprese funebri a doversene fare carico. Ora, l'azienda sanitaria sta predisponendo un apposito regolamento con disposizioni precise che ''non comporteranno spesa a carico dei cittadini''.

A renderlo noto è l'assessore alla sanità della Regione Toscana, Stefania Saccardi, rispondendo all'interrogazione presentata dalla consigliera Serena Spinelli (gruppo Misto/Art.1-Mdp). ''Trattandosi di intervento sanitario volto a tutelare interessi di salute pubblica e sicurezza sul lavoro - dice Saccardi - l'azienda sta lavorando a linee di indirizzo su: accertamento della realtà della morte mediante elettrocardiogramma, prelievo del pacemaker da parte del medico necroscopo, gestione dei dispositivi espiantati come rifiuti solidi pericolosi a rischiio infettivo e avvio allo smaltimento mediante termodistruzione''.

Il regolamento su cui sta lavorando l'azienda sanitaria, servirà a ''gestire correttamente e in sicurezza le richieste di prelievo dei dispositivi sulle salme di chi è deceduto in ospedale o nel territorio'', spiega ancora l'assessore Saccardi. Quanto detto da Saccardi soddisfa la consigliera Spinelli. La rimozione, scrive nell'interrogazione, ''deve continuare ad essere eseguita da personale medico''.