PIERFRANCESCO NESTI
Cronaca

Stanchi delle polemiche: i cittadini alluvionati pronti al maxi corteo

"Ci era stato detto che sarebbe stato risolto tutto entro marzo, ma c’è ancora chi non ha ricevuto nulla. É ora che questi rimbalzi di responsabilità finiscano"

Firenze, 23 maggio 2024 – Comitati degli alluvionati di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, compatti per evitare che sulla questione dei rimborsi la colpa possa morire fanciulla.

Per i cittadini rimasti sott’acqua è "stucchevole" la polemica degli ultimi giorni con il rimbalzo di responsabilità fra Governo e Regione. Mentre fervono i preparativi per la manifestazione di sabato 25 maggio – previsto un migliaio di partecipanti – che dall’hinterland raggiungerà il palazzo della Regione, a Firenze, nata proprio con l’intento di far sentire la loro voce. Una manifestazione pacifica, hanno tenuto a ribadire, ma al tempo stesso decisa nella rivendicazione dei propri diritti.

Dopo la devastazione del 2 novembre scorso volontari in campo per gli alluvionati
Dopo la devastazione del 2 novembre scorso volontari in campo per gli alluvionati

Partendo invece dalla questione dei rimborsi, prima è stato il governatore Eugenio Giani, che martedì ha fatto il punto della situazione, a dire che finora "sono state liquidate 6.437 domande per un importo di 16,972,724 euro, pari al 67 per cento del totale, e che entro la fine di maggio si dovrebbe arrivare all’85 per cento delle richieste valide", Comunque ancora lontani dal 100% ipotizzato inizialmente per la fine di marzo. Giani, però, ha attaccato anche il Governo nazionale, affermando che "per quanto riguarda i 66 milioni per l’immediato sostegno, sono stati previsti in un decreto legge, ma coloro che poi hanno detto di averlo fatto, non hanno indicato le procedure affinché questi soldi si materializzassero nella disponibilità del commissario per passarli alle famiglie". Non solo, perché "sulle somme urgenze il Governo ha riconosciuto 122 milioni a fronte di una richiesta di 162 milioni, con un’inevitabile ricaduta sui Comuni già duramente colpiti". Tutto questo a fronte di "un piano da oltre un miliardo di euro di interventi dei quali a oggi non c’è stato alcun riscontro".

In precedenza era intervenuta l’onorevole Chiara La Porta (Fratelli d’Italia), che, intervistata da La Nazione, aveva detto: "L’iter burocratico per l’erogazione dei soldi è in via di completamento. E’ una falsità dire che i 66 milioni in questione sarebbero stati soltanto promessi dalla presidente Meloni durante la firma, con il presidente Giani, del Fondo di sviluppo e coesione nel marzo scorso". Da qui il malessere diffuso dei comitati. Il coordinamento che racchiude Comitato Alluvionati Campigiani 2023, Comitato via Cetino e via Campanella e Comitato Arca di Noè (e ai quali si è unito il Comitato Bagnolo per l’alluvione, nel Comune di Prato) è concentrato sulla manifestazione di sabato, ma ci tiene a ribadire alcuni concetti fondamentali: "Di fronte al battibecco fra Regione e Governo - afferma Luca Ballerini – ci viene solo da sorridere. Che si trovi una soluzione perché i cittadini, già duramente provati dagli ultimi mesi, non possono e non devono trovarsi nel mezzo a una querelle politica".

Sulla stessa lunghezza d’onda il Comitato alluvione Campi 2023, presieduto da Marco Celli: "E’ arrivato il momento che questi rimbalzi di responsabilità finiscano – queste le sue parole - e che i soldi stanziati arrivino ai cittadini. Ci era stato detto che sarebbe stato risolto tutto entro marzo, siamo a giugno e c’è ancora chi non ha ricevuto i primi 3.000 euro. La gente è stanca e chiede solo che chi ne ha le competenze, metta davvero le mani alla questione dei rimborsi, anche dal punto di vista burocratico, se di questo effettivamente si tratta, e che la situazione si sblocchi una volta per tutte".