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Relax sull’Arno: evento rinviato causa maltempo

A Capolona, in 22 giorni e’ caduta una quantita’ di pioggia superiore a quella registrata nei primi 4 mesi dell’anno, il doppio di quella caduta nel maggio 2024

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Arezzo, 24 maggio 2025 – Niente esplorazione dell’Arno in canoa alla scoperta del fiume e della sua biodiversità. E niente yoga al tramonto, a filo d’acqua, nel cuore di Capolona.

In Alto Valdarno, è stato rinviato a causa del maltempo uno degli eventi più attesi della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, l’iniziativa promossa su scala nazionale da ANBI (Associazione Nazionale Consorzi di Bonifica e Irrigazione) per valorizzare il ruolo e il lavoro dei Consorzi di bonifica.

Serena Stefani, Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, spiega le ragioni della decisione: “L’iniziativa, organizzata in collaborazione con il Comune di Capolona, la locale Pro Loco e l’Associazione T-Rafting, è stata rinviata per motivi di sicurezza. Le intense precipitazioni degli ultimi giorni, proprio nell’area interessata, non permettono lo svolgimento delle attività in condizioni adeguate. Non si tratta di una cancellazione, ma solo di un rinvio”.

L’obiettivo è quello di recuperare al più presto l’iniziativa: “Vogliamo offrire ai cittadini nuove occasioni per vivere e riscoprire il fiume. La valorizzazione dei corsi d’acqua, insieme alla mitigazione del rischio idraulico, mission principale del Consorzio, è al centro del nostro impegno quotidiano e del nostro lavoro”, aggiunge Stefani.

Le piogge di maggio hanno avuto un impatto particolarmente rilevante sul territorio: “Purtroppo, ci troviamo di nuovo a fare i conti con fenomeni meteorologici imprevedibili” – commenta Stefani, riferendo alcuni dati significativi: “Nel solo mese di maggio, nel comune di Capolona, sono stati registrati circa 138 mm di pioggia, valore superiore alla cumulata complessiva dei mesi di gennaio, febbraio, marzo e aprile messi insieme. Una quantità già superiore a quella dell’intero mese di maggio 2023 e quasi doppia rispetto a quella caduta nello stesso mese del 2024”.

Sono dati che impongono una riflessione seria: “Di fronte a scenari meteo sempre più intensi e concentrati, non possiamo permetterci di abbassare la guardia. La prevenzione resta la parola chiave: passa attraverso una manutenzione ordinaria costante e programmata dei corsi d’acqua, ma anche dalla richiesta di un piano di interventi strutturali per risolvere le criticità più gravi. Solo così potremo garantire maggiore sicurezza idraulica ai nostri territori”, conclude la Presidente.