MONICA PIERACCINI
Cronaca

Rapporto Agenas, la rete oncologica della Toscana si conferma la migliore d’Italia

Giani e Bezzini: “Orgogliosi del risultato che premia il lavoro fatto”. Solo il 5,4% dei toscani sceglie di curarsi fuori regione

Un ospedale

Un ospedale

Firenze, 27 maggio 2025 – Il rapporto di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, premia ancora una volta la rete oncologica toscana. La sesta indagine, presentata stamani a Roma, conferma la Toscana al primo posto in Italia, con un punteggio di 90,70, in crescita di 2,25 punti rispetto alla precedente rilevazione. Dopo la Toscana, Emilia Romagna, Valle d’Aosta e Piemonte, Veneto e Lazio. Il rapporto, che ha elaborato i dati relativi al 2023 fotografa lo stato di attuazione delle reti oncologiche regionali, misurandone l’efficacia tenendo conto di ricoveri, mobilità, tempi di attesa e vicinanza delle cure.

“Siamo orgogliosi di questo risultato, che testimonia l’eccellenza del sistema sanitario pubblico toscano e la sua capacità di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini, anche per malattie importanti come i tumori”, ha sottolineato il presidente della Toscana, Eugenio Giani. “Un risultato che non arriva per caso, esito dell’attenzione e degli investimenti, anche regionali, dedicati alla sanità, una buona ed ottima sanità diffusa su tutto il territorio”.

“Un altro risultato che premia il lavoro dei professionisti del nostro sistema sanitario – ha commentato l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – e che riflette la solidità del modello toscano, capace di coniugare buona governance, organizzazione ed esiti clinici nella cura dei tumori”. “Il miglioramento rispetto all’ultima rilevazione – ha proseguito - è indicativo dell’impegno quotidiano che stiamo portando avanti. È un passo avanti concreto nello sviluppo e nella qualità dei percorsi di cura oncologici: possibilità che, grazie alla rete, riusciamo a garantire in tutti i territori della regione, in modo omogeneo, con servizi strutturati e standard condivisi. Un dato su tutti: in Toscana, il numero di residenti che sceglie di curarsi altrove è tra i più bassi in Italia. Una bella dimostrazione di fiducia nella sanità pubblica regionale, di cui andiamo orgogliosi”.

Cosa emerge dal rapporto Agenas

Anche in questa edizione del rapporto, riferita all’anno 2023, i parametri messi sotto la lente di ingrandimento di Agenas riguardano la percentuale di pazienti presi in carico da strutture della rete, i ricoveri di pazienti residenti con diagnosi per cancro alla mammella, al colon, al retto, al polmone, alla prostata, all’ovaio e all’utero, i tempi di attesa e la percentuale di ricoveri in strutture della rete entro trenta giorni dalla prenotazione, la distribuzione sul territorio dei centri per chemioterapia e radioterapia e l’indice, infine, di mobilità regionale, attiva e passiva.

Su tutti questi fronti, la Toscana si distingue positivamente. È tra le regioni italiane con il più alto tasso di presa in carico dei pazienti con tumore alla mammella, al colon, al retto, al polmone, alla prostata, all’ovaio e all’utero e riesce a soddisfare la domanda interna di ricoveri con le proprie strutture. Misurando le dimissioni entro trenta giorni dalla data di prenotazione dei pazienti, si posiziona ai vertici anche per il rispetto dei tempi di attesa per le prestazioni chirurgiche oncologiche, confermando la capacità del sistema sanitario regionale di offrire risposte rapide e omogenee ai bisogni delle persone affette da tumore. Capillare risulta la distribuzione dei servizi: l’accesso le cure di alta specialità, chemioterapia e radioterapia, è garantito entro sessanta minuti dal luogo di residenza, anche nelle aree più periferiche della regione.

I dati sulla mobilità confermano la qualità della rete oncologica toscana: a scegliere di curarsi fuori regione è infatti solo il 5,4 per cento dei pazienti (contro una media nazionale del 9,6 per cento), mentre l’11,9 per cento arriva in Toscana da altre regioni per ricevere le cure necessarie (a fronte di una media nazionale del 9,4). Confrontando l’offerta disponibile nelle strutture regionali con il numero totale di pazienti residenti che hanno bisogno di cure oncologiche, la Toscana può vantare uno degli indici di soddisfazione della domanda interna dei ricoveri tra i più alti Italia.