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Prove di desiderio al Teatro Verdi con la Compagnia Fettarappa/Guerrieri

A Monte San Savino è tempo di una nuova residenza artistica nell’ambito del progetto Artisti nei Territori. Sul palco la compagnia formata da Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri

Fettarappa_Guerrieri

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Arezzo, 16 giugno 2025 – Prove di desiderio al Teatro Verdi con la Compagnia Fettarappa/Guerrieri

A Monte San Savino è tempo di una nuova residenza artistica nell’ambito del progetto Artisti nei Territori. Sul palco la compagnia formata da Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri

Il Teatro Verdi di Monte San Savino torna a farsi casa, rifugio e officina creativa. Con l’avvio della residenza artistica della compagnia formata da Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri, prende forma in questi giorni al Verdi un progetto che non è solo ospitalità, ma vera e propria alleanza tra uno spazio culturale e una nuova generazione di artisti.

«Dare un luogo alla creazione significa riconoscere il valore del tempo, della ricerca, dell’invenzione: è offrire ai giovani un terreno fertile dove sperimentare linguaggi, scrivere visioni, abitare il palco con coraggio e immaginazione» ha dichiarato Massimo Ferri, Presidente di Officine della Cultura, cooperativa aretina che proprio al Verdi ha la sua residenza artistica.

È dunque tempo per il Teatro Verdi di tornare ad aprire le sue porte per trasformarsi in laboratorio, cantiere aperto, luogo vivo dove l’arte prende forma giorno dopo giorno. L’ospitalità è realizzata nell’ambito del progetto Artisti nei Territori ai sensi dell'articolo 43 del D.M. 27 luglio 2017, finanziato da Regione Toscana e Ministero della Cultura. Una “residenza trampolino” con l’impegno da parte di Officine della Cultura, e grazie al sostegno del Comune di Monte San Savino e dell’A.S. MonteServizi, di premiare compagnie costituite da giovani talenti che stiano seguendo un percorso con caratteristiche di autoimprenditorialità.

La compagnia Fettarappa/Guerrieri darà vita al Verdi ad una serie di progetti più o meni prossimi al debutto che riguardano in vario modo il tema della natura, in particolare declinato nei seguenti aspetti: la repressione della violenza, il conflitto uomo/natura, il rapporto dell'uomo con la città e della città con l'ambiente naturale, il calo del desiderio sessuale nelle società contemporanee. «L'approccio della compagnia tenderà a dare un taglio politico, ironico e spietato agli argomenti trattati. Le domande che producono il progetto nascono dalla constatazione dello stato di prostrazione in cui giace il desiderio nella nostra società: viviamo vite comode e l'eroismo è fuori moda; le passioni diventano lavori, fanno curriculum; non siamo capaci nemmeno di un pensiero selvaggio».

Ulteriori informazioni: www.officinedellacultura.org.