
Gigi Paoli
Prato, 18 dicembre 2015 - Da città degli stracci a città dei cinesi. L’evoluzione (o l’involuzione?) è tutta qui. Prato si guarda allo specchio e scopre che gli altri la vedono brutta, invecchiata e con una fama pessima. Troppi e ingiusti i luoghi comuni che si sprecano su Prato e i pratesi. Che però un pregio l’hanno sempre avuto: quello di sapersi rimboccare le maniche e di riuscire a nuotare controcorrente.
Nasce anche da qui, dalla volontà di recuperare un antico orgoglio, l’iniziativa che il Comune ha fatto partire in città: chiedere ai pratesi come vedono la realtà che li circonda, con l’obiettivo di creare un nuovo marchio che possa caratterizzare Prato qui, all’estero, ora e domani. E’ un lodevole, seppur difficile, tentativo di superare le difficoltà di un sistema multiculturale che cerca ancora un’efficace messa a punto.
Prato non è più la città degli stracci e non è (solo) la città dei cinesi. E’ una città dal patrimonio artistico ricchissimo, ma che soffre la vicinanza della ’regina’ Firenze. E’ una città che ha approfittato con successo del boom dell’enogastronomia e dell’alta pasticceria, ma che per molti non è Masterchef: è una cucina di periferia sporca e degradata, stretta tra il capoluogo e una Pistoia che ha saputo rifarsi il look in modo mirabile. Ma anche Prato è cambiata e cresciuta.
Basti un esempio: i giovani, che in passato trascorrevano le loro serate altrove, si sono reimpossessati del centro storico, dove i locali sono spuntati ovunque con inattesa fortuna. Ora Prato cerca un nuovo ’brand’ nella speranza di ritrovare soprattutto se stessa. Cerca un marchio che, si sa, non potrà mai essere come il celeberrimo «I love NY» col cuore rosso che da decenni caratterizza New York. Ma qui basterebbe molto meno per regalare speranza a una città che, comunque la si pensi, è ancora in piedi e lotta col mondo dopo la peggiore crisi della sua storia. Un’idea per un marchio? Proviamo a sentire se Stallone ci presta l’immagine di Rocky: ha preso un sacco di pugni, ma non molla mai. Prato è così.