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Peste suina. "Nessun caso in Toscana, ma attenzione massima"

Lo ha detto l'assessora regionale all'Agroalimentare, Stefania Saccardi, rispondendo in assemblea toscana a un'interrogazione presentata dalla Lega. "Abbiamo costituito una task force"

La malattia si diffonde tra i suini

Firenze, 26  gennaio 2022 -   Nessun caso di peste suina in Toscana, ma massima attenzione da parte della Regione. È quanto spiega l'assessora regionale all'Agroalimentare, Stefania Saccardi, rispondendo in assemblea toscana a un'interrogazione presentata dalla Lega.

"Abbiamo costituito una task force tra gli assessorati Sanità, Agricoltura e Ambiente per monitorare la situazione - afferma - l'attenzione è massima. Ad oggi non si registrano casi sul nostro territorio, ma siamo preoccupati per l'impatto che potrebbe avere sulle attività economiche". Nella seconda metà del 2021, ricorda d'altra parte Saccardi, "quindi in tempi non sospetti la Regione ha attivato uno specifico bando rivolto agli allevamenti bradi e semibradi per sostenere, anche fino al 50%, investimenti per la salvaguardia sanitaria. La dotazione ammonta a quattro milioni. Agli allevatori si concede un contributo in conto capitale per realizzare recinzioni ed evitare il contatto diretto tra animali eventualmente infetti e allevamenti allevati allo stato brado e semibrado".

Quanto all'emergenza in corso fino al 31 gennaio in provincia di Massa Carrara è confermata la sospensione della caccia al cinghiale, mentre è in corso di rafforzamento la sorveglianza passiva attraverso l'esecuzione di battute di ricerca attiva delle carcasse dell'ungulato.

"La situazione è quanto mai rischiosa e occorre avere la massima attenzione - replica il consigliere della Lega Marco Casucci - il tema deve essere di prevenzione. Occorrerebbe un piano regionale di attuazione di quello nazionale. In questo senso serve finalmente una politica di contenimento dei cinghiali. I nostri allevatori sono terrorizzati, il grido di allarme è molto serio".