Pd e 5 Stelle, il feeling si rafforza. Di Maio e Nardella: critiche a Renzi

Presentazione, con tanto pubblico, a Sesto Fiorentino del nuovo libro del ministro degli Esteri I ricordi sul governo Conte e le prospettive sul centrosinistra allargato secondo il modello Letta

Luigi Di Maio e Dario Nardella

Luigi Di Maio e Dario Nardella

Firenze, 20 novembre 2021 - Mentre il leader di Italia Viva Renzi lanciava nuovamente forti critiche alla rinnovata alleanza tra dem e 5Stelle, Di Maio e Nardella erano a Sesto Fiorentino insieme, vicini vicini. A presentare, con la direttrice de La Nazione Agnese Pini, il libro "Un amore chiamato politica", scritto dal ministro degli Esteri. Coincidenze? Pare di sì (l’invito sarebbe partito a Dubai, all’Expo). Ma il dubbio rimane. Quanto meno se si mettono uno dopo l’altro i simboli che si possono tirare fuori dall’appuntamento letterario. La libreria Rinascita, emblema storico dal Pci in poi (la presentazione poi è stata spostata in locali più grandi). "Sestograd" va a sinistra col Pd e tiene ai margini Italia Viva. E Di Maio, esponente governativo del Movimento 5 Stelle con largo seguito dentro i pentastellati, chiama per il suo libro il sindaco del Pd tra i più in vista. Un appuntamento nel solco del centrosinistra allargato, benedetto da Letta e ben visto dal Movimento nuova versione.

Luigi Di Maio e Dario Nardella
Luigi Di Maio e Dario Nardella

Anche Renzi con loro vuol avere poco a che fare tanto che dice prima dello start della Leopolda 11: "Se il Pd conferma il matrimonio con Conte e Di Maio e la destra continua ad avere una trazione sovranista sulla linea Salvini/Meloni è del tutto evidente che c’è uno spazio, una prateria per chi sta dentro l’area Renew Europe". Nardella oggi andrà alla Leopolda. Un saluto istituzionale, forse anche dal palco. Lontani, e anche parecchio, i tempi di Renzi&Nardella a braccetto. «Nel 2019, il giorno prima della famosa intervista di Renzi al Corriere della Sera in cui sosteneva la nascita del Conte II giallorosso ebbi una discussione con lui. Mi disse: bisogna buttarsi su di loro, non capisci la politica. A spingere per primo la convergenza Pd-M5s fu Renzi. Per dire come le cose possono cambiare", ha detto il sindaco di Firenze Nardella, durante la presentazione del libro.

"Credo - ha detto ancora il sindaco - che dobbiamo guardare al perché costruiamo alleanze e cambiamo i rapporti politici. La politica italiana è stata tacciata per molti anni, a ragione, di trasformismo. Si può cambiare, va bene, ma poi devi saper spiegare bene, le ragioni di questa scelta". Retroscena gustoso dal ministro Di Maio: "Prima del primo governo Conte – ha raccontato – c’erano già trattative molto avanzate con il Pd per la costituzione del governo, c’era già anche una indicazione di qualche ministero. Spatafora, all’epoca venne a Firenze per parlare con Renzi che non era più segretario ma era reggente e comunque la persona con cui si doveva parlare. Sembrava tutto fatto, tanto che era uscita la voce che Renzi avrebbe annunciato l’accordo con i Cinque stelle per il governo nella trasmissione di Fabio Fazio. Quella sera Renzi fece marcia indietro e sconfessò tutto". Epoche politiche lontanissime. Insomma Nardella e Di Maio parlano linguaggi comuni e le prospettive possono essere condivise. Il feeling c’è, in funzione antidestra sovranista ma anche per isolare ancora di più Iv e le altre fomazioni che guardano al centro rinnovato (Calenda e Coraggio Italia)?

Di Maio ha messo una altro tassello nel mosaico del centrosinistra allargato: "Noi dobbiamo entrare nel gruppo S&D del Parlamento europeo perché mettendo ordine nella nostra famiglia europea di riferimento potremo dire che siamo una forza ecologista che guarda a uno schema ben delineato". In sala a partecipare alla presentazione esponenti di primo piano dei Cinque stelle compreso l’ex ministro Alfonso Bonafede, fiorentino d’adozione, e il sindaco sestese Lorenzo Falchi. Quanto sono lontane da Sesto la Leopolda 11 (e viceversa) e la coalizione che guarda anche al centro. Solo il governatore Eugenio Giani, presente ieri sera all’appuntamento renziano, ha ringraziato "l’amico Matteo" per il sostegno per la sua elezione e Italia Viva, componente della sua maggioranza. "Voi della Leopolda, storico laboratorio di idee, sarete protagonisti di una nuova stagione" dice il presidente toscano. Con chi?