Payback, Petrucci (Fdi) replica a Giani: "Non deve essere soluzione al buco di bilancio"

“Un provvedimento ingiusto e vessatorio. Così si mettono sul lastrico centinaia di aziende che saranno costrette a dichiarare il fallimento”

Dispositivi sanitari

Dispositivi sanitari

Firenze, 7 dicembre 2022: “Il payback imposto ai produttori di dispositivi non è e non deve essere la soluzione al buco di bilancio in sanità. Un provvedimento ingiusto e vessatorio. Così si mettono sul lastrico centinaia di aziende che saranno costrette a dichiarare il fallimento. E di conseguenza migliaia di lavoratori e famiglie rischiano di trovarsi senza stipendio”. È quanto dichiara Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d'Italia e membro della Commissione sanità. Il payback sui dispositivi medici "è uno degli elementi che quest'anno ci consentiranno di far quadrare il nostro bilancio" aveva detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, rispondendo in Consiglio a un'interrogazione presentata dalla Lega. I produttori farmaceutici dei dispositivi "facciano quel che è disposto dalla legge, devolvano alle Regioni" il dovuto. La questione non è banale, anzi, in Toscana balla una cifra considerevole: si tratta "di una partita importante, da 390 milioni circa", ovvero le cifre dovute nel quadriennio 2015-2018, aveva osservato il governatore. Che sa, d'altro canto, come la partita si giochi in un terreno di gara complicato: "Abbiamo la consapevolezza che pur di non versare le risorse si impostano contenziosi", tuttavia, assicura, "siamo pronti ad affrontarli". Inoltre "come Conferenza dei presidenti delle Regioni, abbiamo auspicato che il governo dia il senso di un automatismo per poter ricevere queste risorse". Ma Fratelli d'Italia con Diego Petrucci replica: “Saremmo di fronte ad una vera e propria crisi sociale. Non è accettabile che il Presidente Giani ritenga il ricorso a questo strumento come la principale via di uscita per far tornare i conti. Da mesi abbiamo lanciamo l'allarme sulla condizione del bilancio della sanità toscana. Il Governo Meloni ha stanziato oltre due miliardi in più sul fondo nazionale per la sanità e questo nonostante si sia usciti dalla fase acuta della crisi pandemica. In Toscana non servono solo più risorse per la sanità ma una reale programmazione e organizzazione che permetta di fare economie. Serve un maggior controllo sulla spesa, un impiego adeguato delle risorse umane e finanziarie, una revisione a tutto tondo della governance. Se Giani e Bezzini non sono in grado di gestire i conti sanitari e di garantire un'assistenza sanitaria degna di una Regione come la Toscana, si facciano da parte. È da sprovveduti credere di far tornare i conti sulla pelle dei cittadini”.  

Maurizio Costanzo